Sarà un campionato a due velocità quello che si apre, con l’anticipo di stasera, sui campi di “A” del calcio italiano. Non solo per le polemiche giudiziarie dell’estate non ancora sopite, ma
anche per le difficoltà di molti club a chiudere, nei tempi utili, la sponsorship di maglia, ovvero l’abbonamento più importante delle società di calcio.

Secondo quanto pubblicato dal quotidiano ItaliaOggi (sulla base di una ricerca dell’Ufficio studi di Sporteconomy.it) il valore complessivo delle jersey-sponsorship tricolori, a poche ore dall’inizio del campionato di Serie A, è nell’ordine di 64,9 mln di euro (con una media di 3.247 milioni a squadra).

Superiore a quanto raccolto nella scorsa stagione, pur mancando all’appello ancora quattro abbinamenti di maglia: Lazio, Palermo (manca il main sponsor di maglia), Roma e Parma Fc. Complessivamente altri 12.5 mln di euro stimati in contratti di sponsorship, che verranno chiusi solo a campionato iniziato (la Roma con un rush finale potrebbe riuscire a presentarsi in campo con Mazda).

L’accordo più pesante sotto il profilo economico è quello che legherà Tamoil alla Juventus F.c. per i prossimi 10 anni (circa 24 milioni di euro su base stagionale), il più basso è la sponsorship di caffè Miscela d’Oro (circa 650 mila euro) a supporto del Messina F.c.

Il settore merceologico con il maggior numero di abbinamenti è il bancario/assicurativo (con quattro brand), a pari merito con gli enti locali, seguito dall’automotive (3), in attesa della conferma del rinnovo di Mazda con l’A.s. Roma, per un totale complessivo di 25 diverse aziende investitrici.

Sotto il profilo economico domina il comparto degli idrocarburi (complessivamente investimenti per 26,5 mln di euro), grazie soprattutto al contratto record di Tamoil-Juve.