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Aspettando Rio2016, diamo i numeri del Passato

L’Accademia Nazionale dei Maestri dello Sport in collaborazione con l’agenzia Sporteconomy ha deciso di analizzare i numeri della partecipazione delle spedizioni olimpiche italiane, mettendo a confronto le ultime sei edizioni dei Giochi. Numeri che possono essere anche per il CONI una utile bussola di orientamento, in termini di progettualità futura. Questa è la prima di sei puntate monotematiche.

E’ sicuramente un azzardo cercare di trovare dei parametri, non tradizionali, per definire il rendimento, nelle gare Olimpiche, delle nazioni partecipanti. Vogliamo rischiare, ma fino ad un certo limite, utilizzando dati di comparazione difficilmente confutabili.

Abbiamo messo sotto la lente d’ingrandimento le ultime sei edizioni dei Giochi Olimpici Estivi, da Barcellona 1992 a Londra 2012.

Quella che segue è la prima di una serie di analisi che possono permettere una visione più ampia sull’argomento.

Analisi delle variazioni nei risultati ottenuti nelle ultime 6 edizioni dei Giochi Olimpici Estivi dalle nazioni con più elevato ranking internazionale

Si tratta di una “osservazione prototipo” nel senso che sia l’aspetto qui trattato che i successivi, serviranno alla messa a punto del sistema di lettura dei risultati di Rio de Janeiro (5-21 agosto 2016).

Il dato base preso in considerazione è “il numero totale di medaglie (quindi considerando gli ori, gli argenti e i bronzi)” ottenuto nelle varie edizioni dei Giochi Olimpici. Questo dato, anche se certo e probante, non è, in alcuni casi, il più idoneo allo scopo. Sarebbe, a nostro parere, più significativo classificare, attraverso l’attribuzione di un punteggio (12-8-6-4-3-2-1-1) i primi otto di ogni specialità.

GRAFICI 1 e 2

grafico realizzato dall'ACCADEMIA NAZ. MAESTRI dello Sport

grafico realizzato dall’ACCADEMIA NAZ. MAESTRI dello Sport

Grafico-Olimpiade-Rio2016-FR

Nel grafico 1 sono rappresentate le tre Nazioni che nell’arco di tempo analizzato hanno avuto una edizione casalinga dei giochi (Australia, Cina e Gran Bretagna), mentre nel grafico 2 è analizzato il Brasile.

Cosa possiamo osservare:

  • Una notevolissima somiglianza dell’andamento dei grafici, sono quasi sovrapponibili, in avvicinamento alle Olimpiadi di casa.
  • Il vertice delle prestazioni coincide sempre con l’evento casalingo e, anche se “giocare in casa” può essere considerato vantaggioso, non si puo’ attribuire solo a ciò il picco dei risultati.
  • Il miglioramento ottenuto, dopo l’assegnazione dei Giochi al Paese, otto anni prima, è molto simile sia in termini numerici che in percentuale. Cina +41, Regno Unito +35, Australia + 31 con rispettivamente: +70% , +115% e + 120%.
  • Mentre per Regno Unito e Australia i miglioramenti sono pressoche’ omogenei nei due quadrienni precedenti la Cina lo ottiene essenzialmente in un unico quadriennio.
  • Nelle Olimpiadi successive a quelle casalinghe si nota un decremento del 13% per la Cina e del 15% per l’Australia. Per il Regno Unito dovremo aspettare Rio ma è probabile la stessa tendenza con un – 14% pari a circa 50 medaglie.
  • Per il Brasile si nota un lieve miglioramento negli ultimi quadrienni olimpici, ma una evidente insufficiente attenzione all’appuntamento. Quanto e come abbiano lavorato e investito negli ultimi 4 anni lo vedremo a Rio.

GRAFICO 3 

grafico realizzato da ANMS

grafico realizzato da ANMS

In questo grafico sono inseriti gli USA, la Russia e la Germania.

L’andamento delle linee di rendimento è quanto meno anomalo, cosa si può notare?

  • Gli Usa, da sempre una grande potenza sportiva e non solo, sembrano non aver dato importanza ai giochi casalinghi di Atlanta 1996 ottenendo un -20% dal momento della assegnazione dei giochi. Poi però presenta un miglioramento in previsione dei giochi di Pechino con un andamento simile a quello di nazioni che preparano un evento a casa propria, ottenendo un + 20% e relativo primo posto nel medagliere in casa cinese e anche una classifica in flessione del 10% nei giochi successivi. Le indicazioni di questo andamento possono essere molte, alcune che esulano anche dallo sport.
  • La Russia, dopo aver partecipato alla edizione di Barcellona ancora come “blocco sovietico” ha un calo del 44% alle successive Olimpiadi, partecipando come Russia, e questo risultato, anche se prevedibile, sembra eccessivo. Anche qui si nota un notevole sforzo nei due quadrienni successivi con un + 50% totale seguito dalla solita flessione del 10% nell’edizione successiva….
  • La Germania: nel 92 a Barcellona partecipa per la prima volta “unita” ed ottiene il 40% in meno della somma di medaglie vinte da Germania Est e da Germania Ovest a Seul quattro anni prima. Se si tiene in considerazione il fatto che i suoi atleti partecipanti erano di fatto circa il 50% in meno, il risultato è più comprensibile. Quello che invece stupisce è la continua e direi costante perdita di competitività nelle quattro edizioni successive dei Giochi: 65; 56; 49; 41; con un decremento medio del 12% ed uno totale del 50%!!!! Praticamente a Londra ha preso lo stesso numero di medaglie che a Seul (41 e 40) dove gareggiava da sola. Cosa si può pensare? Che i due sistemi sportivi, già in grande competizione tra di loro, non si siano affatto integrati oppure che la grande macchina da guerra sportiva della Germania Est sia implosa?
grafico realizzato da ANMS

grafico realizzato da ANMS

In questo grafico abbiamo riunito Italia, Francia e Corea del Sud. L’andamento dei tre grafici è molto simile: quasi lineare con piccoli spostamenti positivi o negativi nel corso di un ventennio. Tranne la Corea, che ha avuto le sue Olimpiadi a Seul nel 1988, dove ottenne      33 medaglie (a Pechino 31 e a Londra 28), sia Italia che Francia non hanno avuto, in questo periodo, Olimpiadi casalinghe ( si contendono quelle del 2024).

La costanza dei risultati è sintomo di un sistema sportivo nazionale consolidato che esprime, senza particolari forzature, risultati apprezzabili, con posizioni atleti quasi sempre presenti nei prini 10 posti del medagliere.

 

Dalla lettura dei dati emersi, in questo primo “Osservatorio” possiamo affermare che:

  1. Innanzitutto i risultati ottenuti sono frutto di un lavoro di preparazione che va dai due ai tre quadrienni olimpici.
  2. La spinta emozionale di avere in casa i Giochi induce i paesi interessati a produrre il massimo impegno per migliorare il medagliere.
  3. Che, se non adeguatamente sostenuti, i miglioramenti ottenuti scadono velocemente.
  4. Che ogni sistema sportivo, a prescindere dal tipo di struttura politica vigente, se ha la volontà di migliorare puo’ farlo.
  5. Se l’Italia otterrà l’assegnazione dei giochi 2024 siamo ancora in tempo per iniziare a lavorarci sopra, ma è un tempo molto limitato.

report realizzato dal gruppo di lavoro dell’Accademia Nazionale dei Maestri dello Sport

 

 

 

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