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ASI In piazza oggi a Monte Citorio per protestare contro le chiusure degli impianti: “Lo sport merita rispetto”

C’era anche l’ASI questa mattina in piazza, davanti Monte Citorio per protestare insieme a palestre, piscine e centri sportivi contro gli ultimi Dpcm emanati che hanno messo in ginocchio un intero settore.  Associazioni sportive e sociali italiane, tra gli enti di promozione sportiva italiani più rappresentativi, ha voluto così far sentire il proprio apporto a dirigenti, tesserati e affiliati anche attraverso la presenza del Presidente, il Senatore Claudio Barbaro (da poche settimane nel “gruppo Misto” a Palazzo Madama)“Lo sport non ne può più, lo sport è esasperato. Lo sport pretende rispetto da un Governo che lo ha definito non essenziale. Questo vogliamo noi oggi in questa piazza: rispetto”, il duro commento di Barbaro. “Noi vogliamo considerazione perché lo sport genera il 4% del Pil nazionale, perché creiamo occupazione, perché siamo strutture pubbliche e private che permettono il coinvolgimento non solo dei praticanti ma di lavoratori. E perché rappresentiamo un presidio per la salute. Il Governo ci chiude – conclude Barbaro – ma ora deve metterci nelle condizioni tutte le strutture di ripartire al più presto con misure adeguate”.

“Lo sport merita rispetto”, è stato lo slogan della manifestazione denominata ‘Non uccidete lo sport’. ‘Piscine vuote ma i costi non si fermano”, recitava uno striscione della Federazione Italiana Nuoto presente in piazza insieme al Presidente Paolo Barelli. Ed ancora, “Un allenamento saltato è uguale a una settimana di sacrifici buttati”, uno dei messaggi sui tanti cartelloni affissi. Una manifestazione pacifica, apartitica ma molto partecipata con oltre 500 persone. In piazza, tra gli altri, anche l’ex pugile Vincenzo Cantatore, il nuotatore olimpico Massimiliano Rosolino e le ragazze della SIS, vincitrici lo scorso anno della Coppa Italia e seconde in campionato. Con loro, Domitilla Picozzi, capitano e protagonista anche nel Setterosa.

“Lo sport è in crisi, sta fallendo”, ha dichiarato Cantatore“Non ci sono più soldi, le palestre sono chiuse. Prima hanno che detto che erano diffusori di contagio, poi il Governo ha fatto un passo indietro e poi di nuove le ha colpite. Così mettono in ginocchio un intero settore. Una catena di montaggio di sgretolamento, è stato fatto del terrorismo psicologico. Per non parlare delle piscine dove si nuota a due, tre metri di distanza, che rischi si corrono?”. “Per un 80% di questo mondo non ci sarà risalita. O si agisce subito o finirà tutto”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Rosolino“Lo sport è pulizia, è benessere. Capisco che il Governo debba pensare a tante cose, ma lo sport merita di sopravvivere. Non dico che debba avere un ruolo primario ora, anche se lo meriterebbe, ma nemmeno un simile trattamento”.

“È importante che arrivino aiuti concreti e sostegno vero, al fine di sostenere e anche di far ripartire lo sport al più presto e nel migliore dei modi”, ha spiegato Roberto Cipolletti, Presidente del Comitato Regionale ASI Lazio.

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Redazione

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