(di Daniele Rizzi) – Mezzo miliardo di euro in plusvalenze: è questa la cifra record raggiunta dalla Roma nell’era James Pallotta. Nella stagione 2018-19, il Club giallorosso ha fatto segnare la cifra maggiore in Serie A, 130 milioni di euro, che hanno permesso di ridurre la perdita di bilancio a 24 milioni di euro.

Dall’ingresso della proprietà americana nel 2012, la Roma ha visto di anno in anno esplodere i ricavi da plusvalenze, e nel giro di 7 stagioni ha iscritto a bilancio plusvalenze per 489 milioni di euro, a cui possiamo già sommare i 19 milioni di euro ottenuti dopo il 30 giugno 2019 (28,5 milioni di euro stagione 2012-13, 56 milioni di euro stagione 2013-14, 38,5 milioni di euro stagione 2014-15, 77,5 milioni di euro stagione 2015-16, 95 milioni di euro stagione 2016-17, 63,5 milioni di euro stagione 2017-18, 130 milioni di euro stagione 2018-19).

Allo stesso modo è cresciuto anche il fatturato, salito del 147% dai 154 milioni di euro della stagione 2012-13 fino ai 381 milioni di euro del 2018-19, grazie anche ai ricavi da Champions League e alle entrate commerciali arrivate dal main sponsor Qatar Airways.

L’impatto delle plusvalenze a bilancio è enorme: si parla di un impatto del 26,3% sul fatturato totale (1857 milioni di euro in 7 stagioni), con un picco massimo del 34,2% registrato nella stagione 2016-17 (95 milioni di euro di plusvalenze su un fatturato di 278,5 milioni di euro). La cessione che ha garantito la maggior plusvalenza alla società giallorossa è stata quella di Alisson al Liverpool per 57,5 milioni di euro. Seguono poi quelle di Nainggolan all’Inter per 32 milioni di euro, Manolas al Napoli per 31 milioni di euro, Pjanic alla Juventus per 28,2 milioni di euro e Salah al Liverpool per 28 milioni di euro.

Nonostante le corpose cessioni, però, i giallorossi continuano a chiudere esercizi in rosso, registrando perdite complessive sotto la proprietà Pallotta per -225 milioni di euro (una media di 32 milioni di euro a stagione). Numeri comunque notevolmente in calo nelle ultime stagioni per poter rientrare nei parametri del Financial Fair Play: la Roma, infatti, è uscita dal Settlement Agreement con l’Uefa solo nell’ottobre 2018.