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Al Meeting per l’ Amicizia fra i Popoli di Rimini si parla di “cultura dello sport”

(di Camilla Taviti) – Si è conclusa il 25 agosto scorso la 42^ edizione del Meeting per lamicizia fra i popoli di Rimini inaugurata dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, introdotto da Bernhard Scholz, Presidente della Fondazione Meeting per lamicizia fra i popoli. Lo sport è stato in primo piano per tutta la durata dell’evento.

Tanti i campioni che si sono succeduti sul palco per raccontare, attraverso la loro testimonianza, il coraggio della sfida e come superare i propri limiti. Il centrocampista della nazionale e dellAtalanta Bergamasca Calcio Matteo Pessina, reduce dalla vittoriosa nazionale che ha trionfato agli Europei di calcio, il nuotatore Gregorio Paltrinieri, protagonista con un argento ed un bronzo alle Olimpiadi di Tokyo 2020, e dellunico pilota italiano in Formula Uno, Antonio Giovinazzi.

A dare il via alla prima giornata di convegni, è stata Valentina Vezzali (nella foto in primo piano), Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo sport: Bisogna riuscire ad assecondare la voglia di sport che sta montando soprattutto dopo i successi di questa estate azzurra. Quei successi sono il frutto del lavoro silenzioso e appassionato di migliaia di volontari e associazioni dilettantistiche, ma anche della riforma dello sport avviata nel 2018 che ha il merito, innanzitutto, di aver portato al movimento sportivo circa 160 milioni di euro in più in due anni”

E’ stata proprio la campionessa plurimedagliata olimpica a parlare di come la cultura sportiva sia pratica, filosofia, stile di vita, educazione, e di quanto in Italia questa sia trascurata, ignorata, dimenticata. A cominciare dalla scuola.

“Si tratta della sfida” più importante” – continua “ Sin dai primi giorni del mio insediamento ho avuto ben chiaro che fosse uno degli obiettivi da raggiungere. Mi sono impegnata sin da subito per prevedere linserimento dellinsegnante di scienze motorie a partire dalla scuola primaria. È una grave lacuna del nostro Paese. Infatti siamo allultimo posto in Europa per ore di educazione fisica nellintero percorso scolastico; questo si ripercuote non solo sul benessere dei nostri figli, ma sulla loro cultura sportiva, sulla loro formazione e, soprattutto, sulla conoscenza del proprio corpo”.

Il sistema immunitario si rafforza grazie ad una vita fatta di alimentazione equilibrata e sport, i dati sull’obesità infantile sono allarmanti, così come quelli delle allergie. Rafforzare la cultura sportiva iniziando proprio dalle basi, dalla scuola primaria, sarebbe di grande supporto alla formazione e alla crescita di bambini più forti anche da un punto di vista immunitario, incidendo sicuramente di meno anche sul SSN. Lo sport quindi come volano sociale di “stile di vita”, senza tralasciare gli aspetti più umani, quelli che possono essere considerati espressione di quel coraggio dal quale scaturisce laudacia che serve per compiere unimpresanella vita di giovani e talentuosi sportivi.
“Abbiamo definito un protocollo con il Ministero dellIstruzione” – ha concluso Valentina Vezzani – “e stiamo lavorando, sotto legida del Presidente Draghi, affinché questo anno così straordinario per lo sport, possa vantare anche la conquista di un traguardo agognato da oltre 40 anni.

 

 

 

 

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