Sport&Politica – E’ calato il “gelo” nel Palazzo “H” del Coni

I "maligni" sussurrano che c’è già chi si è schierato un minuto dopo l’annuncio, perchè è chiaro che, a torto o a ragione, Paolo Barelli, "uomo forte" dell’ex Forza Italia (oggi PDL) a Roma e presidente della Federnuoto, è l’emanazione diretta di quello che il premier vuole che sia lo sport italiano nel prossimo quadriennio olimpico.

Non è difficile immaginare che basteranno poche telefonate di "Lui" per spostare anche i fedelissimi da Gianni Petrucci a Barelli. Troppo debole il sostegno di Luciano Ciocchetti, deus ex machina dello sport dell’Udc (quindi di PierFerdinando Casini) per provare a resistere alla corazzata Barelli. Il super senatore forzista è l’uomo forte che il governo vuole per dirigere lo sport tricolore. Petrucci poteva andare bene per gli uomini del governo Prodi, oggi il suo essere troppo neutrale non sta più bene e poi si sa lo sport è consenso, quindi milioni di voti di famiglie italiane che praticano dal calcio al curling, perchè lasciarli nelle mani di un uomo vicino all’Udc, un partito pure all’opposizione.

Resta l’incognita Franco Chimenti, il terzo incomodo per la poltrona del Coni. Secondo noi ci sono due ipotesi: Chimenti, attuale presidente della Federgolf, va alle elezioni e quando capirà che tutto è impossibile porterà in dote i voti a Barelli, oppure farà ancora di più il "beau gest": si ritirerà prima e lascerà la corsia aperta al prossimo (secondo molti) presidente del Coni. Sempre che lo stesso gesto non lo faccia (seguendo il modello Gaibissoex presidente FIV – con Carlo Croce) lo stesso Petrucci. Dopo due mandati lasciare da sconfitto non è bello, meglio far finta (alla Veltroni) di aver trovato di meglio. Walter dice che vuole andare in Africa (anche se gli africani non lo vogliono – permetteteci l’ironia) e Petrucci? 

Magari, però, "Gianni" come lo chiamano vezzosamente i suoi "pretoriani" fa il colpaccio e supera il senatore Barelli sul filo di lana. Da bravo "passista" dell’Udc. Alla fine la politica è come il ciclismo: quando arrivano le salite vince chi scollina prima. Ma a sentire i discorsi nei corridoi del palazzo "H" c’è già chi è pronto a chiamare Barelli: signor Presidente. Così è la vita e lo sa anche Petrucci, dopo due mandati. 

E’ sufficiente passare nelle stanze del potere dello sport italiano, il mitico palazzo "H", per capire che è calato il "gelo" dopo l’annuncio del sen. Paolo Barelli (attuale presidente FIN) di volersi candidare a presidente del Coni. (nella foto l’immagine di Barelli – possibile nuovo presidente del Coni)

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Marcel Vulpis

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