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CONMEBOL: fatturato record grazie alla Copa América

(di Davide Pollastri) – Nel 2024 (nella foto in primo piano il logo di questa edizione), gli introiti lordi hanno raggiunto un record di 850 milioni di dollari (790,5 milioni di euro), con oltre 100 milioni di euro di profitti netti. Una performance straordinaria, trainata in larga parte dal successo commerciale della Copa América (organizzata in sinergia con la CONCACAF e disputata negli Stati Uniti), che da sola ha generato ricavi per 297 milioni di euro

Per la Confederazione Sudamericana di Calcio, il 2024 si è chiuso con un esercizio finanziario eccezionale, contrassegnato da una crescita solida e risultati economici estremamente positivi. Le perdite del quinquennio 2017-2022, quantificate da Sports Value in 4 milioni di dollari (3,7 milioni di euro), appartengono ormai al passato. Il trend positivo sembra destinato a proseguire anche nel 2025, con una proiezione dei ricavi stimata in 531 milioni di euro (un importo che conferma i progressi dell’organizzazione nonostante si tratti di un anno senza Copa América).

Fondamentale, in questo scenario, è la Libertadores. La “Champions League dell’America latina” negli ultimi anni ha registrato significativi miglioramenti, ma necessita ancora di una strategia mirata per consolidare il proprio appeal su scala globale e sfruttare appieno il potenziale economico derivante dalla radiodiffusione internazionale e dai diritti commerciali globali (la UEFA Champions League, per capirci, genera oltre 3 miliardi di euro all’anno, un importo destinato ad aumentare grazie al nuovo format della competizione).

Tuttavia, i benefici economici non si riflettono uniformemente nella distribuzione dei premi. Nel 2024, la CONMEBOL ha destinato 400 milioni di euro ai club e alle squadre nazionali, pari al 51% del fatturato totale, ma con evidenti squilibri. Il montepremi della Copa Libertadores, che con i 379 milioni di euro fatturati si conferma il principale asset della CONMEBOL, ha raggiunto 201 milioni di euro, un importo significativo ma inferiore ai ricavi totali del torneo, con le spese di marketing e commercializzazione che hanno superato i 106 milioni di euro. I club brasiliani hanno ottenuto 79 milioni di euro, più del doppio rispetto ai 27 milioni di euro destinati alle squadre argentine. Al contrario, la Copa Sudamericana ha mostrato una distribuzione più equilibrata tra le due nazioni.

Se il Brasile domina nel calcio per club, la situazione è ben diversa per le nazionali. Nella Copa América, l’Argentina ha ricevuto 19,5 milioni di euro, mentre il Brasile si è fermato a 6,5 milioni di euro, a dimostrazione delle difficoltà che la Seleção sta attraversando negli ultimi anni.

Il predominio brasiliano nei tornei per club è ormai consolidato, con sette delle ultime otto edizioni della Copa Libertadores vinte da squadre brasiliane, spesso protagoniste di finali interamente verdeoro. Questa supremazia è alimentata non solo dal valore economico del mercato calcistico brasiliano, che genera quasi 1,86 miliardi di euro all’anno, ma anche dalla crescita delle Sociedades Anônimas do Futebol (SAF), che hanno trasformato i club in realtà finanziariamente solide e altamente competitive.

Questa tendenza lascia pochi dubbi sul futuro: il Brasile continuerà a dominare il calcio per club, mentre l’Argentina mantiene il primato nelle competizioni per nazionali, con implicazioni importanti per l’evoluzione del calcio sudamericano nei prossimi anni.

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