All newsEconomia E PoliticaFiscoFormula 1home pageIstituzione e Attualità

Wolff (Mercedes): “La Brexit è una minaccia per la Formula 1”

(di Lorenzo Vulpis) – L’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, oltre a sconvolgere i mercati e la politica internazionale, potrebbe avere importanti conseguenze anche riguardo agli aspetti economici connessi al mondo dello sport. I timori iniziali hanno dapprima avvolto il calcio inglese, a causa della possibile svalutazione della sterlina. Questa infatti potrebbe dare una spinta alle cessioni dei calciatori militanti in Premier League e rendere allo stesso tempo più difficile il tesseramento di quelli provenienti da altri campionati stranieri.

Tali preoccupazioni adesso iniziano a toccare anche la Formula 1 e in particolare la scuderia Mercedes. Durante un’intervista rilasciata a BBC Sport, Toto Wolff (Team Principal della Mercedes) ha infatti esternato le proprie preoccupazioni per gli effetti dannosi che la Brexit avrà sulle scuderie con sede operativa nel Regno Unito.

I problemi principali riguarderebbero infatti la logistica e tutte quelle operazioni legate allo spostamento di pezzi di ricambio ed equipaggiamenti fuori dall’UE (e viceversa). Operazioni che vengono effettuate in ogni Grand Prix, fin dai primi test in pista. Risulta dunque evidente come simili difficoltà andrebbero a minare lo sviluppo delle monoposto durante il campionato di Formula 1, causando ingenti costi per l’import ed export di materiali e per l’assunzione di nuovo personale dagli altri paesi europei.

Mentre il Premier britannico Theresa May continua a negoziare con l’UE un accordo per “ammorbidire” la Brexit (soprattutto in termini doganali), quel che è certo è che il Regno Unito uscirà ufficialmente dall’Europa il prossimo 29 marzo. In vista di tale data diverse scuderie stanno già pianificando delle strategie alternative per evitare di incorrere in una situazione catastrofica.

La Brexit infatti non riguarda solo il team Mercedes (la cui sede si trova nel Northamptonshire), dato che dei 10 team iscritti al campionato, sette hanno il quartier generale in Inghilterra. Proprio per questo Wolff ha evidenziato come un simile scenario porterebbe a un vantaggio non indifferente per quelle scuderie come Ferrari e Alfa Romeo che hanno sede, rispettivamente, in Italia e in Svizzera.

Verrebbe dunque a crearsi una forbice, in termini di vantaggi economici, tra il blocco “britannico” e quello “europeo” che causerebbe un danno enorme anche per la competitività del campionato nel suo complesso. Per questo motivo oltre a Mercedes anche altre scuderie stanno alzando la voce chiedendo un sostegno istituzionale che possa evitare soluzioni drastiche, come ad esempio il trasferimento degli stabilimenti fuori dal Regno Unito.  Una eventualità che provocherebbe seri danni anche all’economia stessa del Paese, da sempre legato a doppio filo con l’industria automobilistica.

Previous post

PSG: finisce l'era di Fly Emirates, inizia quella di Accor

Next post

La FIFA sanziona il Chelsea: Blocco al mercato in entrata per due sessioni consecutive

Lorenzo Vulpis

Lorenzo Vulpis

No Comment

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *