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Toscana Endurance Lifestyle, trampolino di lancio per i  FEI World Equestrian Games 2018

H.H. Sheikh Mohammed Bin Rashid Al Maktoum Italy Endurance Festival; 12 settembre 2018, Mill Spring, Carolina del Nord: FEI World Equestrian Games di Endurance.

Due eventi di enorme rilievo sportivo, distanti appena 46 giorni uno dall’altro ed è qui che Pisa diventa un vero e proprio trampolino di lancio per l’attesissimo Mondiale.

“L’attuale long list – spiega Angela Origgi – è attualmente composta da 10 azzurri di interesse federale in vista del Campionato del Mondo, ma solo 5 saranno i binomi che convocherò per Tryon. Nel frattempo, quattro di loro, con cavalli diversi da quelli individuati per la long list dei Mondiali, parteciperanno all’H.H. Sheikh Mohammed Bin Rashid Al Maktoum Italy Endurance Festival, inserito nel programma del Toscana Endurance Lifestyle”.

Prima fra tutte, Costanza Laliscia, che gareggerà nella 120 chilometri del CEI2* YJ con Rok, un anglo arabo sauro di 16 anni, con il quale ha vinto, pochi mesi fa, il Campionato Italiano Under 21 e, lo scorso anno, ha contribuito alla medaglia d’argento a squadre ai Campionati Europei di Bruxelles.

Presente nel quartetto azzurro di Pisa, anche Carolina Asli Tavassoli che affronterà il CEI2* 120 km su Ambra d’Olt, una purosangue araba grigia di 8 anni. Sempre nel CEI2* ci sarà il caporal maggiore scelto Chiara Marrama, su Magia Antica, cavalla italiana di otto anni allevata nel Lazio dal defunto colonnello Giulio Serafini. Magia Antica è una cavalla al debutto in una 120 chilometri e, in vista dell’ipotizzato innalzamento da 7 a 8 anni dell’età dei cavalli partecipanti ai prossimi Mondiali Giovani Cavalli che si disputeranno a Pisa nel 2019, questa gara può essere vista per loro come una prova di preparazione. Quarto azzurro di interesse federale, in gara a San Rossore (CEI2*), Daniele Serioli. Sotto la sua sella, Selenia: una baia italiana, anglo araba di 8 anni, che si prepara ad affrontare la sua seconda 120 chilometri in assoluto. E’ la prima sfida “lunga” di questo neonato binomio.

“In questa disciplina – ha  rivelato Costanza Laliscia – è di fondamentale importanza l’allenamento del cavallo e del cavaliere. Noi atleti, oltre a preparare i nostri amici cavalli, dobbiamo praticare esercizi fisici (corsa, bici, palestra, ndr) perché per affrontare queste gare è fondamentale avere fiato, resistenza ed elasticità muscolare. Il Toscana Endurance Lifestyle, in particolare l’H.H. Sheikh Mohammed Bin Rashid Al Maktoum Italy Endurance Festival, sarà importante per i candidati ai WEG 2018, non solo perché anticiperà un importante confronto al vertice prima dei Mondiali, ma anche perché  ci permetterà di testare il nostro personale allenamento fisico e mentale”.

La terza edizione dell’H.H. Sheikh Mohammed Bin Rashid Al Maktoum Italy Endurance Festival si prepara ad accogliere 324 binomi provenienti da 33 nazioni. E l’Italia è pronta a scendere in campo, approfittando di questo importante confronto in vista di un Mondiale che il team azzurro aspetta di firmare nuovamente, dopo l’ultimo oro a squadre conquistato nel 2005 e, perché no, riuscendo anche a conquistare il metallo più prezioso mai conquistato nell’individuale.

“Pisa è un luogo unico – ha dichiarato il tecnico federale Origgi – per le caratteristiche del percorso e per la location che da lustro all’Italia a livello internazionale. La bellezza di San Rossore e la bravura degli organizzatori porta nel nostro paese numerosi ed importanti campionati ed eventi. Penso che dobbiamo solo ringraziare chi ci permette di avere questa opportunità e sperare che si prosegua, perché per gli atleti azzurri è importante, in vista di una sfida mondiale, avere la possibilità di allenarsi in un percorso così. I quattro binomi che gareggeranno nell’evento di Pisa sono, all’interno della rosa, i veri professionisti dell’endurance italiano, e parteciperanno a questa gara anche in visione e preparazione dei FEI Award European Endurance Championship che si svolgeranno il prossimo anno a Euston Park e che avranno un tracciato piano e veloce, molto simile a quello di Migliarino, unico rispetto agli altri tracciati italiani.”

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