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Stadi – Smontato il “teorema” del progetto dello stadio della Sensi

Stadio AS Roma, le cifre del Corsport non stanno in piedi. Le 10 domande di S&B

Purtroppo – non è cattiva volontà infatti – ancora una volta ci troviamo costretti a dover confutare quanto scrive il giornalista del Corriere dello Sport Guido D’Ubaldo, che nel dare eccessiva retta a certe "fonti interne" rischia di dare infine ragione a quei tifosi laziali che chiamano giornale diretto da Alessandro Vocalelli (peraltro noto tifoso laziale) il "Corriere di Trigoria".  Ma andiamo al punto. Ecco cosa scrive oggi D’Ubaldo.

Il nuovo stadio della Roma sorgerà su un terreno del 18esimo Municipio. Pare che l’area non sia soggetta a vincoli ambientali, anche se presto ci sarà un incontro con l’Assessore all’ ambiente del Comune, Fabio De Lillo [noto tifoso giallorosso che molto si è attivato per , S&B]. Sono già state superate le verifiche urbanistiche e le analisi preliminari con la sovrintendenza. L’area di 140 ettari si trova sulla destra di via Aurelia, venendo dal centro. Per capire, per chi conosce la zona, di fronte allo storico sfasciacarrozze Calò. Il geometra Coricelli, che ha fatto tutti gli studi sull’area, ha consegnato a Rosella Sensi uno studio di fattibilità che il presidente della Roma si è visto approvare dal sindaco Alemanno e da Piero Marrazzo. Mercoledì il progetto sarà presentato ufficialmente, non martedì giorno in cui è stata convocata una riunione plenaria con i progettisti. Secondo il progetto nelle intenzioni della famiglia Sensi lo stadio dovrebbe arrivare a costo zero, attraverso un’operazione di project financing. La realizzazione dell’impianto sarà affidata a un costruttore che potrà poi tirare su qualcosa come 300 appartamenti. Molti imprenditori romani sono interessati. Edilizia residenziale su quella che è oggi classificata come un’area "agricola non di pregio". Questa zona, situata nel quadrante di Roma Ovest, sarà soggetta nei prossimi anni ad una profonda trasformazione, non dovuta necessariamente alla realizzazione dello stadio.
C’è già un piano per la centralità di Massimina, con un sistema viario completamente modernizzato. Il nuovo stadio, che sarà intitolato a Franco Sensi, sarà un vero impianto per il calcio, i posti saranno confortevoli e la visuale ottima, dalle curve alle tribune. Ci sarà molto da fare e la procedura autorizzativa dovrebbe essere completata in sei mesi. […]

Cifre 1. Per lo stadio della AS Roma a Massimina si è parlato di una cifra intorno ai 100 milioni. Allora, consideriamo che ad oggi lo stadio considerato top al mondo è quello dei Dallas Cowboys (NFL), ed è costato 825 milioni di euro. Ed è un qualcosa di incredibile. Parlando di calcio, Wembley è costato 913 milioni, mentre l’Emirates (60.000 posti, quindi misura vicino al possibile nostro) 492 milioni.  Di conseguenza uno stadio da 60.000 posti, a 5 stelle, capace magari di ospitare una finale di Champions difficilmente potrà costare molto meno. A meno che non si voglia costruire uno stadio mediocre, e allora bastano i 100 milioni di cui si parla e farlo disegnare dall’architetto Zavanella.

Cifre 2. D’Ubaldo parla di un project financing che porterebbe un costruttore ad avere la possibilità di realizzare 300 appartamenti in cambio della costruzione dello stadio. Considerando un valore medio di 300.000 euro si arriverebbe ad un totale 90 milioni. Che vorrebbe dire regalare alla AS Roma un terreno di 140 ettari, uno stadio con annessi e connessi, per un valore stimato quindi ben superiore a 100 milioni di euro. Fose qualche chiarimento serve… Non crediamo esistano precedenti di stadi a "costo zero". Possibile davvero che la AS Roma non debba tirare fuori un soldo?

Alcuni punti ulteriori da chiarire, importanti visto che la AS Roma è quotata (e di tutte queste chiacchiere che escono la Consob che dice?). Andiamo quindi con le 10 domande, visto che va di moda 🙂

  1. La costruzione di uno stadio mediocre non rischierebbe di diventare una palla al piede per la AS Roma, che dal momento della realizzazione dello stesso sarebbe assai difficlmente acquistabile e con una proprietà non certo disposta ad investire su eventuali upgrade dello stadio stesso?
  2. Chi si è occupato di fare un business plan – se ne esiste uno – sul nuovo stadio? Quali maggiori revenues per il club sono state prevsite? (Crediamo che agli azionisti interessi non poco, visto il deprezzamento del titolo in questi anni).
  3. Che ruolo sta avendo la IMG? E’ vero che esiste un contratto già firmato per eventualmente replicare l’operazione che la IMG ha fatto in passato con lo stadio di Wembley (vendita dei posti migliori prima della costruzione dello stadio)?
  4. Nel caso, a cosa verranno destinati quei soldi? Ad investimenti sulla squadra?
  5. Che ne pensano gli azionisti di dedicare lo stadio a "Franco Sensi" (RIP) rinunciando di conseguenza ad una cifra intorno ai 7 milioni l’anno per i naming rights?
  6. Da alcuni sondaggi risulta che circa il 90% dei tifosi della Roma sia contrario all’operazione stadio guidata dalla famiglia Sensi. E’ adeguato effettuare un investimento sul futuro di questo genere quando il proprio pubblico è così contrario. La politica – con in testa la campagna elettorale – ha preso in considerazione questo dato?
  7. Che ne pensa Unicredit, nei cui confronti la Italpetroli della famiglia ha oltre 350 milioni di debiti? 
  8. Ci dicono che alla riunione con la Regione fosse presente anche un Angelucci, la nota famiglia delle cliniche, editrice di "Libero" e de "Il Riformista". Se vero, perché era lì? Il suo nome era stato avvicinato a quello della AS Roma a maggio (con successiva smentita). Collaborazione in vista?
  9. A quanto ammonteranno gli investimenti in infrastrutture di Comune e Regione? Non risultano infatti collegamenti in ferro diretti verso il nuovo stadio, né Aurelia e Boccea sono in grado di sostenere il maggior traffico.
  10. E’ possibile che la decisione di costruire di costruire uno stadio venga presa senza che una proposta di progetto sia fatta pubblicamente, vengano resi noti eventuali studi di fattibilità, di impatto economico sul territorio, siano stati effettuati sondaggi sui cittadini dell’area, e così via? – di Franco Spicciarello
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