Federazioni Estere

Sport&Affari – Tagli nel dorato mondo della NFL

La Lega ha ricavi annui pari a 6,5 miliardi di dollari (di cui circa 4,5 finiscono in ingaggi dei giocatori). Per questo l’annunciato taglio del 14% del personale della Lega (che impiega circa 1100 addetti in totale) ha avuto un impatto soprattutto sotto il profilo simbolico. Nel giro di 60 giorni perderanno il posto di lavoro circa 150 addetti tra la sede di New York, quella della NFL Films in New Jersey e alcune produzioni web e tv di Los Angeles. I tagli rientrano in un piano più ampio di riduzione dei costi, stimato in circa 50 milioni di dollari, e vanno considerati "al netto" di quelli eventualmente decisi da ognuna delle 32 franchigie all’interno dei propri staff . I problemi dell’Nfl sono quelli comuni alle altre leghe professionistiche: alto costo del lavoro (cioè gli ingaggi dei giocatori, pari al 60% degli introiti; non ha caso il contratto collettivo di lavoro verrà ridiscusso a fine 2010, e non dopo il 2012, come previsto all’inizio), la crisi dell’auto e di altri settori commerciali che sono tra i principali sponsor dei team; il rischio di una significativa diminuzione di incassi al botteghino. Non a caso, già lo scorso mese è stata annunciata la riduzione del costo dei biglietti per i playoff di circa il 10% rispetto al 2007-08. «Avrei voluto poter dire che siamo immuni da ciò che ci sta accadendo intorno – ha spiegato il commissioner della Lega Roger Goodell –  purtroppo non è così, e quello che stiamo facendo oggi ci permetterà di cogliere nuove opportunità di crescita in futuro».

fonte: Il Sole24Ore 

Tempi duri anche per la National football league, il campionato professionistico di football americano più ricco al mondo. Tagli previsti nel 2009 in molte aree della Lega a stelle e strisce, come rivelato da un focus de Il Sole 24Ore. 

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Marcel Vulpis

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