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Sport&Affari – I dolori del giovane Cristiano Ronaldo e le sirene del PSG

Se fosse confermato questo prezzo ci troveremmo di fronte alla più grande operazione di intermediazione nella storia del calcio. In linea di principio ogni club può ambire ad avere “CR7” nelle proprie fila e a spendere (sempre in linea di principio) anche una cifra folle di questo livello. Peccato, però, che siamo nel primo anno del monitoraggio Uefa rispetto al progetto del Fair Play Finanziario (fortemente voluto dal presidente Michel Platini). Delle due l’una. O Platini l’ha ideato per tenere calmi i piccoli/medi club (una sorta di contentino “mediatico”) o il PSG, dopo questa operazione, non dovrebbe vedere la Champions per molti anni. 


Insomma le regole devono essere chiare e uguali per tutti. Ci sembra che i primi 12 colpi di mercato siano stati suddivisi tra PSG, Zenith e Chelsea. Praticamente club coinvolti in business di magnati/tycoon dai nomi “esotici”. La domanda è: riuscirà “roi” Platini a far applicare il progetto del Fair play? Per il momento abbiamo qualche dubbio, ma il 2014 non è poi così lontano, temporalmente parlando. 

E’ ufficiale: Cristiano Ronaldo vuole andare via (prima possibile) dal Real Madrid. Nonostante il titolo vinto nella scorsa stagione e un ingaggio superiore ai 10 milioni di euro non vuole perdere il “treno” del PSG. Il club parigino, di proprietà dello sceicco qatariota Al Thani, è pronto a fare l’offerta “monstre”: più di 150 milioni di euro per strappare il cartellino alle Merengues. A gestire il tutto è il portoghese Jorge Mendes, lo stesso che gestisce Mourinho, e che si dice sia ormai uno degli uomini più potenti del football mondiale. 

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Marcel Vulpis

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