Sport&Scommesse – In Germania vincono i monopoli di Stato

Decisione in senso “statalista” da parte di 15 lander tedeschi (sono 16 in totale le regioni in cui è divisa la Germania) sulla vicenda più generale delle attività legate al gioco “d’azzardo” che non poche ripercussioni però stanno avendo sulle aziende di betting online e sulle loro decisioni di sponsorship sullo sport e nel calcio in particolare.


 


Dopo la sentenza della Corte Costituzionale del marzo scorso che apriva una breccia nella legislazione dei giochi in senso antimonopolista, quindici regioni su sedici hanno ora invece ribadito la loro responsabilità sulle normative in questione ancora per i prossimi quattro anni, rafforzando di fatto il loro monopolio nel settore delle scommesse, ed estromettendo probabilmente molte aziende private anche straniere attualemente presenti nel mondo dello sport come partner strategici. Basti pensare a Bwin (azienda austriaca di scommesse online) jersey sponsor del Werder Brema e partner della stessa Bundesliga, oltre che di altri club della prima e seconda divisione.


 


La lotta contro il vizio del gioco è una delle motivazioni che i lander hanno utilizzato nel dispositivo per controbilanciare la sentenza della Corte Costituzionale. Bisogna adesso attendere i nuovi sviluppi in senso restrittivo nel segmento delle sponsorship sportive, che potrebbero segnare la fine degli investimenti nel mondo dello sport da parte delle società di betting e gaming in Germania.


 


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bremabwin2006.jpgDecisione in senso statalista da parte di 15 lander tedeschi (sono 16 in totale le regioni in cui è divisa la Germania) sulla vicenda più generale delle attività legate al gioco “d’azzardo” che non poche ripercussioni però stanno avendo sulle aziende di betting e sulle loro decisioni di sponsorship nel calcio.

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