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Spagna: sponsor del betting vietati su maglie e allo stadio

Il Consiglio dei Ministri approva un nuovo regolamento strutturato in 5 punti.

(di Alessandro Presta) – La scorsa settimana, Alberto Garzon (ministro dei consumi spagnoloun suo tweet sotto) ha mandato una lettera a tutti i club della Liga, invitandole a cessare le partnership con le società di gioco d’azzardo in vista del nuovo decreto. Il decreto in questione, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri e pubblicato oggi nella Gazzetta Ufficiale di Stato, andrà a modificare le partnership esistenti tra le società sportive e le aziende scommesse. La nuova legge si basa su 5 punti (riprende alcuni dei punti di forza del “Decreto Dignità” voluto fortemente nel 2018 dall’allora vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio – M5S):

1)      Durata fino ad agosto 2021: l’incognita più grande sono state le scadenze. Il Governo iberico ha dato tempo alle società sportive di adattare i contratti di sponsorizzazione entro e non oltre il 31 agosto 2021.

2)      Nessuna pubblicità sulle magliette: il decreto nega ogni sponsorizzazione del settore scommesse sulle magliette. Regolamento che interessa principalmente il calcio, nella Liga sono 7 le squadre con uno sponsor di maglia legato al gioco d’azzardo.

3)      “Coprifuoco” nella pubblicità audiovisiva e negli stadi: le comunicazioni commerciali degli operatori del gioco d’azzardo possono essere trasmesse solo tra l’una e le cinque del mattino. Questa limitazione riguarda ogni trasmissione, in diretta o in differita, di eventi sportivi o di altro tipo. Inoltre, è vietato collocare pubblicità o sponsorizzazioni di questo settore in impianti in cui si svolgono manifestazioni riservate ai minori.

4)      Attivazione limitata sui social network: le società di scommesse possono inviare comunicazione solo a persone che seguono account o canali ufficiali di imprese di gioco d’azzardo, persone che hanno manifestato un interesse attivo. Le aziende del segmento devono inoltre impedire che questi messaggi raggiungano i minori.

5)      Diritti di proprietà vietati: il decreto vieta di utilizzare il nome, il marchio o la denominazione commerciale di una società di gioco d’azzardo per identificare un impianto sportivo o qualsiasi centro di intrattenimento. Non sono consentite le attività di sponsorizzazione che necessitino la sostituzione o l’aggiunta dell’operatore di scommesse al nome di una squadra o di una competizione sportiva.

Le società sportive dovranno adattarsi alle nuove disposizioni per non incorrere in pesanti sanzioni. Sicuramente la situazione attuale, dettata dalla pandemia da Covid 19, non facilita le squadre che già hanno subito grandi tagli alle proprie entrate. Rinunciare alle partnership con il gioco d’azzardo ha sicuramente una ragione sociale importante, ma costringe le società sportive a ridimensionare il proprio budget.

Secondo alcune autorevoli fonti giornalistiche spagnole si stima che la perdita per i club di calcio sia nell’ordine dei 90 milioni di euro. 

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