Sindacati e Padroni: un binomio calcistico alquanto anomalo

E, invece (vero onorevole Melandri?), sono state inserite nel Consiglio Figc, percentuali importanti. Col risultato di “un diritto di veto mascherato“. E fa pure una certa impressione che i giudici di gara (gli arbitri) facciano una dichiarazione di voto (oggi per Albertini). Con un presidente di B, buontempone, che commentava: <<Che faranno a noi che votiamo Tavecchio ci manderanno degli arbitri contro?>> Non succederò, ma chiederselo è il senso di aver messo attorno allo stesso tavolo “la Signora Confindustria e il Signor Sindacato”. O no? (di Gianni Bondini) – Ha vinto Tavecchio, ma non è tutto oro quello che luccica stasera nella palazzina di via Allegri a Roma. Tutto condivisibile, ma la parola democrazia vale solo per il “voto presidenziale”. In terza battuta. Provate a cambiare una norma dello Statuto: serve la maggioranza qualificata e se due componenti, tipo calciatori e tecnici, dicono “no” neanche le teste di cuoio riescono a sistemare la questione. Perché questo Statuto “tutti assieme” poco appassionatamente, doveva avere una sola rappresentanza dei lavoratori “dipendenti”. 

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Marcel Vulpis

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