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Si entra nel vivo di Saudi Vision 2030

Saudi Vision 2030” è il più importante programma di urbanizzazione e modernizzazione della storia dell’Arabia Saudita. Prevede un piano globale per ridurre la “dipendenza” del Paese dal petrolio, puntando sulla diversificazione dell’economia e lo sviluppo di una serie di settori pubblici considerati strategici (sanità, istruzione, infrastrutture e turismo).
In particolare è prevista la creazione di un enorme polo turistico sul Mar Rosso. Per questa ragione verrà attivato un piano per incrementare i flussi religiosi nel nord e sud della nazione, passando dagli attuali 8 milioni a 30 milioni di pellegrinil’anno, attraverso significativi interventi infrastrutturali e logistici.

Neom, la città del futuro. E’ prevista anche la creazione di una “città del futuro” con l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione. Si chiamerà Neom e si estenderà su una superficie pari a 26.500 kmq (interamente alimentata da impianti solari ed eolici).

Il costo del progetto è stimato in oltre 434 milioni di euro. Dove i trasporti saranno elettrici e non necessiteranno di guidatori (ogni servizio infatti sarà totalmente automatizzato). Tutto inoltre sarà all’insegna delle più moderne tecnologie: dagli ospedali, alla sanità, ai media, fino alla sicurezza.

In sintesi, un grande polo industriale, la prima “zona franca” al mondo, in grado di coinvolgere tre diversi Paesi: Arabia SauditaEgitto Giordania. Quest’area speciale godrà di una particolare tassazione, legislazione sul lavoro e di un sistema giudiziario autonomo.

Un ponte di grandi dimensioni, poi, attraverserà il Mar Rosso, collegando l’Arabia Saudita all’Egitto. Neom sarà situata su una delle più importanti arterie economiche a livello internazionale. La sua posizione strategica faciliterà anche la rapida affermazione della zona come una piattaforma globale in grado di collegare tre continenti (Asia, Europa e Africa).

Al via 80 diversi progetti. Il programma “Saudi Vision 2030” comprende 80 progetti (per un totale di 96 obiettivi) e i settori nei quali si ravvisano maggiori opportunità di intervento sono: energie rinnovabili e ambiente, settore idrico, biotecnologie, filiera alimentare, scienze tecnologiche e digitali, produzione avanzata, turismo, minerario, difesa, materiali, design, logistica, ingegneria, costruzioni, infrastrutture e trasporti, oltre a media e intrattenimento. Per realizzare questo progetto il governo saudita sta puntando sugli investimenti stranieri, anche se la cassaforte dell’intera operazione sarà PIF(Public Investment Fund of Saudi Arabia), fondo pubblico di investimenti, che dispone di un budget pari a 230 miliardi di euro.

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Redazione

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