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SERIE A: IL CETO MEDIO VINCE LA PARTITA DEL RITORNO DELLE SPONSORIZZAZIONI

Il ritorno economico equivalente Sponsor Value dei main sponsor dei 20 club della Serie A di calcio nella stagione 2018/19 raggiunge 93.6 milioni di euro, – 4.8% rispetto agli investimenti, stimati 98.1 milioni. Il dato risente della rinuncia all’abbinamento della Fiorentina e della ricca sponsorizzazione infra-gruppo Mapei-Sassuolo. Al netto di questi elementi i ritorni superano gli investimenti del 14.4%. La performance migliore è dei club del cosiddetto “ceto medio” dove il ritorno degli investimenti raggiunge il 53%.

main sponsor delle 20 squadre di “Serie A” nella stagione 2018-19 hanno investito una somma quantificabile in 98,1 milioni di euro: dai 18 milioni di Jeep per la Juventus ai 500.000 euro di Computer Gross per l’Empoli.

Il ritorno economico secondo il modello Sponsor Value di StageUp e Ipsos (ossia l’investimento in pubblicità classica che l’azienda sponsor avrebbe dovuto sostenere per ottenere un livello di notorietà della campagna pari a quello rilevato per la sponsorship attraverso l’omonima ricerca demoscopica) è pari a 93.6 milioni. Si evidenzia quindi un ritorno sugli investimenti negativo del 4.8%. Il dato risente della rinuncia dell’abbinamento della Fiorentina (che ha disputato il campionato abbinandosi pro-bono alla onlus internazionale Save the Children) e del valore della ricca sponsorizzazione infragruppo del Sassuolo, valutata 18 milioni e che, evidentemente, segue logiche di “patronage” diverse da quelle degli altri interventi analizzati. Escludendo gli investimenti di Mapei il ritorno degli investimenti torna in terreno positivo a quota +14.4%.

E’ il cosiddetto“ceto medio”costituito da Atalanta, Bologna, Cagliari, Genoa, Lazio, Sampdoria, Torino e Udinese a evidenziare la performance migliore. Complessivamente gli otto club ottengono ricavi da main sponsorship stimati 13.4 milioni e un ritorno sull’investimento che raggiunge il +53%.

Segno apparentemente negativo per i “top club” Inter, Juventus, Milan, Napoli e Roma. Gli introiti totali sono stimati 63.5 milioni ma il ritorno si ferma a 60 milioni, -5.83%. Perché? La spiegazione è semplice: queste operazioni hanno logiche di carattere internazionale e quindi ai ritorni sull’Italia vanno aggiunti quelli all’estero. Per paradosso il sostanziale pareggio investimenti/ritorni in Italia è garanzia di buona performance globale.

L’analisi complessiva delle “piccole” Chievo, Empoli, Frosinone, Parma e Spal (le prime tre retrocesse in Serie B)  evidenzia un ritorno in area positiva del +4.8%.

Dichiarazioni

Federico Gaetano – Presidente di StageUp

“Dopo l’analisi della numerosità dei tifosi, che abbiamo approfondito nel maggio scorso con la ricerca SV Sport Fans, lo studio sui ritorni delle sponsorizzazioni mette nuovamente in luce la distanza tra grandi e piccoli club. I 5 maggiori team partecipanti alla Serie A ottengono, senza considerare le ricadute internazionali, il 65% degli investimenti in main sponsorship e il 64% dei ritorni da sponsorizzazioni principali.”

 Giovanni Palazzi – Ceo di StageUp

“L’analisi del ritorno degli investimenti (il cosiddetto ROI) dei main sponsor della Serie A, evidenzia, osservando il complesso dei club, la difficoltà di crescere in termini di ricavi attraverso i format nati alla fine degli anni ’90. In questa prospettiva si colloca la netta crescita del fenomeno dei jersey sponsor, ossia degli altri brand posizionati sulla divisa da gioco in aggiunta al main sponsor che, nella stagione 2018/19, hanno portato ricavi ulteriori ai club per 28.4 milioni di euro.”

 Nicola Neri (Ceo di Ipsos Italia)

“Il mercato delle sponsorizzazioni principali nel calcio, in un quadro di sostanziale e complessivo equilibrio tra investimenti e ritorni, mostra, analizzando le singole partnership, casi ottimi, in cui i ritorni superano dell’80% gli investimenti, e pessimi, nei quali i ritorni faticano a raggiungere la metà di quanto investito. E’ necessario che club e investitori siano attenti soprattutto nella pianificazione ex-ante utilizzando strumenti evoluti come Sponsor Value che, grazie al suo esclusivo data-base di rilevazioni avviato nel 2000, permette di prevedere, pianificare e analizzare i ritorni delle azioni di sponsorizzazione”.

 

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