Ancora problemi in Russia sotto il profilo del rispetto della democrazia e del rispetto del pluralismo politico.

La Commissione elettorale russa ha escluso formalmente dalla corsa elettorale presidenziale (si terrà nel marzo 2018), a causa della sua condanna per frode, il leader d’opposizione Alexei Navalny, che ora fa appello al “boicottaggio” del voto del prossimo anno. Critiche arrivano da Bruxelles (sede dell’Unione Europea): il divieto a Navalny, afferma un portavoce dell’alto rappresentante Ue Federica Mogherini, “…getta seri dubbi sul pluralismo politico in Russia e la prospettiva di elezioni democratiche il prossimo anno”.