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Roda (FISI): Non ho mai avuto dubbi. Il valore del dossier di Milano-Cortina 2026 è più che evidente e innegabile. Siamo pronti sin da ora

° Solidità e entusiasmo verso “Milano Cortina 2026”: la Federazione Italiana Sport Invernali al centro del sistema Montagna.

° Funzionamento ottimale e evoluzione della reputazione,  gli asset del Presidente Flavio Roda.

° Focus investimenti per giovani e tecnologia.

(di Claudia Giordani) – Si apre la grande stagione degli sport invernali con nuovi importanti traguardi da raggiungere. A pochi mesi dall’assegnazione del CIO, già in cammino sulla strada verso le Olimpiadi di Milano Cortina 2026, tanti gli obiettivi prefissati tra cui The Youth Olympic Games Losanna 2020, i Campionati del Mondo IBU di Biathlon Anterselva 2020, i Mondiali di Sci alpino Cortina 2021, le Olimpiadi di Pechino 2022, passando per il prestigioso anniversario del Centenario della Fondazione della “FISI da celebrare nel 2020.

Un programma intenso e impegnativo per la Federazione Italiana Sport Invernali, realtà di grande storia e risultati, ma soprattutto organismo sportivo tra i più strutturati per poter governare 14 sport con le varie specialità, 10 sui 15 ufficiali ai Giochi Olimpici. Un mondo complesso, fortemente differenziato a livello tecnico e tecnologico, dove esigenze specifiche e esclusive si intrecciano con variabili articolate e tradizioni più o meno diffuse.

Un universo di talenti e competenze di assoluta levatura mondiale e di società sportive altamente qualificate e professionali. Un patrimonio inestimabile per la montagna italiana, oltre la componente sportiva. Un valore di riferimento per tanti settori economici del nostro paese.

A Milano in occasione del Media Day, guardando dall’alto una Piazza Duomo gremita di turisti e vivacità contagiosa, il Presidente Flavio Roda condivide per “SportEconomy” ottimismo e soddisfazione con il consueto equilibrio e senso della misura: “…E’ molto confortante e guardiamo al futuro con grande fiducia. Sappiamo che il lavoro svolto in questi anni è stato rigoroso, paziente e metodico, studiato per dare forza all’istituzione e renderla maggiormente competitiva nel mercato. All’inizio ci siamo dedicati principalmente al riordino dei conti puntando con decisione sull’ottimizzazione del funzionamento della struttura. Sono assolutamente convinto che il primo guadagno sia il risparmio e infatti già dopo il primo anno di gestione si sono visti i benefici. Oggi nel nostro bilancio (32 milioni), le risorse sono dedicate per lo più all’attività sportiva (26 milioni). Che è finalizzata alla preparazione quotidiana degli atleti di tutte le discipline rappresentate, a differenza dalle altre Federazioni che invece gestiscono le rappresentative nazionali mentre gli atleti svolgono l’attività giornaliera all’interno delle rispettive Società di appartenenza. E’ un impegno di grande rilevanza, che si è deciso di affrontare affidando ad ogni settore un budget dedicato in base alla disponibilità generale.”

La Fisi è oggi una delle Federazioni più efficienti che si autofinanzia per l’80%.

”Il sostegno e il supporto dei nostri sponsor è fondamentale. Così come il ruolo del nostro Advisor Infront con il quale lavoriamo su più fronti, implementando nel tempo l’attenzione alla reputazione e all’immagine, oltre che il rapporto con gli stakeholder e i nostri partner. Un primo segnale è stato il cambiamento del sito Internet a cui è seguita la gestione della presenza sul web. Per arrivare alla valorizzazione dei nostri atleti la cui attività digitale è gestita da una Società consulente con risultati davvero sensibili e soprattutto con la piena consapevolezza delle ragazze e dei ragazzi, che ne traggono evidenti vantaggi. Un servizio che non tutte le Federazioni forniscono.”

Più che un Presidente Flavio Roda si sente manager?Mi sento in primis a disposizione della Federazione. A tempo pieno perché diversamente non sarebbe possibile e nemmeno corretto visti i tanti impegni. Le situazioni sono innumerevoli come gli obiettivi ed è necessario spendersi in prima persona. Soprattutto in questi tempi non facili per via di crisi evidenti, la relazione diretta può fare la differenza e il rapporto costante è una delle poche vie che offrono buone percentuali di opportunità. D’altronde lo statuto federale è molto chiaro e prevede la responsabilità personale del Presidente.”

In Italia il territorio montano rappresenta il 35,2% della superficie nazionale (Istat/territorio). Lo sport fa parte della più vasta economia del tempo libero, che alcuni ormai stimano rappresentare circa il 10% della spesa complessiva delle economie a più alto reddito pro capite (Gian Paolo Caselli – Enciclopedia dello Sport)Gli Sport Invernali ricoprono un ruolo fondamentale in diversi settori, non solo turismo, industria dello sport, tecnologia e ricerca, ambiente, energia, mobilità. Dalle vittorie sulla neve al lavoro operativo e organizzativo nelle località delle nostre Alpi e Appennini: quali sono i contributi della Fisi oggi e in prospettiva? ”Con il nostro lavoro la Federazione ha via via assunto una funzione strategica significativa. Per l’immagine e i numeri rappresentati. Oggi si pone al centro del Sistema Montagna italiano con autorevolezza e massimi requisiti di affidabilità. Guida il dialogo all’interno del comparto e dei tanti progetti condivisi tra istituzioni, località e enti tra cui l’Amsi, l’Associazione Maestri di Sci Italiani. Nel mondo sportivo della neve la Fisi è 1°per quanto riguarda l’organizzazione di eventi ed è 2° solo alla Federazione Austriaca per importanza degli sport rappresentati.

Sono ben 7.500 gli eventi Fisi che si svolgono in un anno sulle piste, e non solo, a tutti i livelli a testimoniare un movimento ben radicato, ottimamente preparato, molto motivato e spinto da grande passione. L’esempio di Anterselva, straordinario teatro internazionale del biathlon, è emblematico: dal 1975 dopo 41 gare di Coppa del Mondo organizzate si appresta e vivere a febbraio prossimo il 6° Mondiale della sua storia, con un ingente contributo del territorio e importanti investimenti in infrastrutture. In genere infatti, grazie alla collaborazione con le località, il panorama degli appuntamenti agonistici è di grande successo per tutto l’inverno e di profondo valore sportivo in particolare considerando le fasi giovanili, senior e master e promozionali. Nella veste di interlocutore primario, la Fisi è impegnata a salvaguardare il patrimonio economico generato e a tutelare le ricadute locali, ora più che mai in chiave olimpica.“

Sono italiani i migliori organizzatori riconosciuti nei rispettivi ambienti. Italiane molte gare di Coppa del Mondo femminile e maschile: 3 + 7 di sci alpino tra cui le Finali a Cortina a marzo; 6 +6 di sci di fondo, 3 di combinata nordica; 7 + 7 di snowboard; 3 + 3 di Freestyle; 1 di salto; 3 + 3 di sci alpinismo e 2 di slittino naturale. Una potenza mediatica di grande impatto. Così come lo spessore e l’incidenza dell’industria sportiva italiana che, all’interno della UE, si colloca al secondo posto dopo quella tedesca per esportazione: per i dati Eurostat/Sport Statistics le aziende italiane contribuiscono  con circa il 16% all’export europeo.

Atleti, squadre, campioni, tecnici. Una ricchezza al di là delle classifiche. Come si evolve la collaborazione con gli sponsor in vista di MilanoCortina 2026?

“La scadenza olimpica è già ben programmata per Pechino 2022, tappa prioritaria al momento, ormai urgente, indispensabile anche per l’edizione che seguirà sulle nostre montagne. Il rapporto con gli sponsor è dettato dalla Carta Olimpica con le limitazioni che riguardano le sovrapposizioni alle aziende partner del Cio. Si tratta quindi di agire con la dovuta precisione per definire trattative sulle quali già lavoriamo. Le opportunità olimpiche sono straordinarie e la realtà Fisi si propone con il suo prestigio, la sua tradizione e soprattutto con la sua passione. Gli sport invernali azzurri sono fonte essenziale di grandi emozioni, di spettacolo assicurato e personaggi unici e straordinari. E non è un caso che proprio da questi elementi è nata l’assegnazione a Milano Cortina per le Olimpiadi nel 2026, le terze invernali del nostro Paese. Non ho mai avuto dubbi: il valore del nostro dossier è più che evidente e innegabile. Siamo pronti sin da ora.”.

Ottimismo e previsioni incoraggianti per la solidità economica con possibili riflessi consistenti e tangibili per tutto il movimento sportivo della montagna. Quali prospettive/investimenti per la promozione legata al tesseramento e agli Sci Club, ai giovani atleti, alla digital trasformation per cogliere al meglio l’appuntamento olimpico?

“Ho grande fiducia e sono certo che la Federazione stia seguendo un percorso di grande sostanza e concretezza proprio a favore di un progresso continuo, realistico e sostanziale. Da tempo e tuttora la pianificazione prevede un sostegno diretto ai Comitati Regionali che a loro volta si attivano nei confronti dei vari territori. Per il futuro l’idea è di sostenere maggiormente e più direttamente gli Sci Club che sono il motore principale dell’attività federale e una risorsa insostituibile. Si stanno perfezionando diversi progetti anche legati allo sviluppo del tesseramento e presto potranno essere condivisi. Il mondo giovanile è uno dei focus principali già di questa stagione. Il progetto Talent Team, in cui credo fortemente, intende creare le condizioni necessarie a far crescere gli atleti giovani secondo criteri di gradualità e professionalità indispensabili al giorno d’oggi. Per superare le possibili criticità che i giovani incontrano al momento dell’ingresso nelle squadre nazionali e nei circuiti di gare internazionali, a scapito di risultati e alla luce di una forte incidenza di drop out, ma soprattutto per affiancare ragazze e ragazzi nella presa di coscienza delle loro potenzialità e del loro futuro sportivo, qualsiasi sia l’esito della loro esperienza in ottica post agonistica. Un progetto che parte dallo sci alpino e che contiamo di estendere agli altri settori con 1 milioni di euro a favore di un gruppo selezionato di cui fanno parte 8 maschi e 10 femmine delle Squadre C e 22 maschi e 22 femmine del gruppo Osservati.

Grazie a Techdow Pharma Italia che affianca il progetto federale i giovani saranno anche accompagnati in un percorso di tutela della salute e prevenzione e sensibilizzati sul tema della sicurezza. Oltre a ciò la Federazione è concentrata sullo sviluppo dei centri federali, essenziali per favorire il reclutamento soprattutto in quelle discipline che in Italia non hanno ancora un radicamento culturale come succede invece in altri paesi. Altro focus prevalente è la digital transformation, fattore strategico che coinvolge ogni settore tecnico e che incide sempre più sull’immagine e sulla visibilità della Federazione stessa. Tra le novità per la nuova stagione arriva MYFISI la nuova app federale scaricabile da tutti gli store per Android e iOS.

Una prima versione che verrà continuamente alimentata con successive funzionalità. Aperta a tutti oltre che ai tesserati per seguire le gare live, anche quelle giovanili, gli atleti  e le news e per accedere ai calendari e ai risultati, con diverse opportunità di personalizzazione di ricerche relative ai propri interessi. Per una Fisi che, festeggiando i 150 anni, si dimostra sempre più vicina ai propri appassionati”.

Pochi istanti a “si parte”. E’ il momento dei cronometri. Si analizzeranno presto le prime classifiche. Gli sport invernali entrano nel vivo di una nuova storia sportiva. Il racconto proseguirà per seguirla anche fuoripista. Per conoscere meglio i vari protagonisti e gli aspetti di un’economia capace e meritevole di riconoscimento. Un’economia da valorizzare dove abilità, competenze e creatività potranno concorrere ad un futuro sempre molto competitivo.

 

 

 

 

 

 

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