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Primo sì del M5S a “qualcosa” su Roma. Raggi accelera sullo stadio giallorosso

E’ la notizia del giorno. Dopo sei mesi il “mantra” del NO dei pentastellati sta per finire, per trasformarsi (si spera) in qualcosa finalmente di positivo. Anche la sindaca Virginia Raggi ha capito che “qualcosa” bisogna pure fare nella Capitale, per dare un senso alla linea politica (sempre che ve ne sia una) adottata. Meglio investire pertanto sul calcio, panacea di tutti i mali, e provare a fare contenta almeno una parte del Tevere, ovvero quella giallorossa.

“Ora sullo stadio della Roma acceleriamo», ha twittato con forza Virginia Rag­gi. Confermato dallo stesso Mauro Baldissoni, top manager AS Roma: «Sì, stiamo accelerando sul­le cose da migliorare».

il rendering del progetto dell'AS Roma

il rendering del progetto dell’AS Roma

Come al solito non è che si sia ben compreso come i grillini capitolini intendano realmente muoversi per quanto attiene al progetto del futuro stadio della Roma. Si parla infatti di riduzione delle cubature di circa il 15-20%, ma c’è da capire se lo stesso avverrà sul fronte delle opere pubbliche.

Il buon senso porta in questa direzione, ma, al tempo stesso, diventa imprescindibile cambiare il progetto, anche se questa via è la più tortuosa, visto che farebbe ripartire l’intero percorso autorizzativo, perdendo di fatto tre anni di lavoro e di progettazione.

Al tempo stesso però il costruttore Luca Parnasi e il presidente James Pallotta (fronte AS Roma), tecnicamente “soggetti interessati” dovrebbero ridimensionare la volumetria delle torri del Business Park. Se ciò dovesse avvenire, il progetto non avrebbe più una sua sostenibilità economico-finanziaria. Quindi? Siamo in un vero e proprio cul de sac ed i tempi per l’approvazione, anche da parte della regione Lazio, stringono. Il rebus quindi è tutto da sciogliere e siamo solo all’inizio.

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