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One Championship, leader del mercato asiatico, lancia la sfida al modello F.1 

(di Marcel Vulpis) – One Championship (ONE), a distanza di otto anni dal suo debutto, è la più grande Sports Media company asiatica. L’organizzazione singaporiana di arti marziali miste, kick-boxing e muay thai, vuole trasformarsi, nel prossimo futuro, in una realtà leader nell’intrattenimento mondiale (in ambito sportivo).

Conta più di 500 atleti (ha sotto contratto il 90% dei migliori  fighter asiatici). Al suo interno vi sono ben 123 campioni a copertura di 11 discipline da combattimento (incluse silat, karate, sanda, taekwondo, submission grappling e molte altre ancora).

Una immagine di un evento “One Championship” tratto dal portale ufficiale (onefc.com)

La sfida ambiziosa lanciata alla F.1

Già da un anno One ha lanciato il guanto di sfida, in termini di numeri, alla potente Formula Uno, dimostrando di voler raggiungere l’eccellenza globale più che la leadership in un singolo settore (ovvero i “combat sports”). Ecco perchè si è posta come obiettivo le 194 nazioni raggiunte, a livello televisivo, dal Circus dei motori (One, in questo momento, è presente in 140 mercati). Inoltre ha  già superato il numero di contatti tv della F.1 (l’audience mondiale delle quattro ruote è di 1.5 miliardi), con 1.7 miliardi di tv-viewer. Il nuovo traguardo, sicuramente ambizioso, è 2.6 miliardi di contatti tv entro il prossimo quinquennio.

 

 

Crescita esponenziale sui social

Anche sui social gli eventi di One Championship stanno iniziando a superare l’interesse dei fan delle auto. Su Facebook, per esempio, One si presenta con 12,45 milioni di supporter contro i 7,97 milioni della F.1. Quest’ultima, invece, è ancora avanti su Twitter (3.87 milioni contro i 778 mila follower di One). Lo stesso avviene su Instagram: 6.4 milioni di follower sull’account ufficiale della Formula Uno (2.3 milioni invece sulla pagina della realtà singaporiana). Sul canale YouTube di One, lanciato nel giugno 2011, sono state raggiunte più di 258 milioni di visualizzazioni (sull’account di condivisione video della F.1 sono 798 milioni) e la produzione/post produzione dei video presenta uno stile altamente spettacolare. Sempre la realtà asiatica è presente, con più di 650 mila utenti registrati, su Sina Weibo, sito di microblogging cinese. Un ibrido fra Twitter e Facebook, ma, soprattutto, uno dei siti più frequentati sul mercato digital (più del 30% delle persone con accesso su Internet in Cina usa Weibo).

C’è da considerare che questi numeri, con riferimento a One Championship, sono stati raggiunti in meno di 10 anni di attività, mentre la Formula Uno è un prodotto molto più consolidato e popolare. La crescita esponenziale del format “One” fa ritenere che questo progetto possa essere ancora più esplosivo nel breve periodo, superando la stessa F.1 (il campionato mondiale è nato nel lontano 1950) nell’arco di appena un quinquennio.

Il progetto economico di One 

One Championship è stata fondata, nel 2011, dal finanziere sinothailandese Chatri Sitdyotong (nella foto in primo piano) e dall’imprenditore canadese (di origini sinofilippine) Victor Cui, a cui si è aggiunto l’uomo d’affari e tycoon indiano Saurabh Mittal. La società è stata recentemente quotata un miliardo di euro dopo solo otto anni di attività. Sponsor e partner pubblicitari di One Championship sono multinazionali del calibro di Disney, Casio, L’Oréal, LG, Kawasaki, Shiseido, Marvel e persino Facebook, il social network più popolare al mondo.

L’atleta italo-armeno Giorgio Petrosyan, otto volte campione del mondo (thai e kickboxer), ha deciso di firmare per questo circuito diventando uno dei primi atleti italiani a prenderne parte. Lo scorso 12 aprile la città di Manila ha ospitato un importante evento, molto spettacolare sotto il profilo organizzativo, ribattezzato “The Roots of Honor” (Le Radici dell’Onore). Fa parte del palinsesto di eventi internazionali organizzati dalla realtà singaporiana, che ha messo sotto contratto alcuni dei più popolari atleti del continente asiatico.

Tra le ultime novità vi è anche lo sbarco di One Championship sul mercato tv italiano, come parte di un’espansione graduale in Europa, dove il colosso singaporiano prevede di entrare entro il  2020. Le tappe di One Championship, da venerdì 5 aprile, sono trasmesse da Mediaset (all’interno del palinsesto di Italia2). Le puntate del programma, dedicato al format dei combat sports, sono condotte da Carlo di Blasi (promoter e proprietario del circuito Oktagon) con il commento tecnico del coach Dino Fuoco.

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Marcel Vulpis

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