Olimpiadi

Olimpiadi – Crescono i ricavi da merchandising a Pechino 2008

Gli organizzatori dei Giochi olimpici hanno stimato che la Cina guadagnerà circa 34,24 milioni di euro dal merchandising, in termini di utile netto, sviluppando un giro d’affari superiore ai 204 milioni di euro. Più di 160 il numero delle società, nella maggior parte a carattere nazionale, autorizzate alla produzione di prodotti (ben 6 mila differenti tipologie) con il marchio registrato di “Pechino 2008”.

Solo nella capitale pechinese sono stati aperti 310 negozi per lo sviluppo di questa voce di ricavo, che può coprire il 5% del budget della macchina organizzativa. Sull’intero territorio nazionale sono operativi, tra l’altro, 10 mila punti vendita.

Un vero e proprio attacco commerciale di massa, come mai si era visto nella storia dell’evento a cinque cerchi.

Le autorità cinesi, a tutela dei contratti in esame, hanno adottato la linea dura contro i produttori/distributori di referenze contraffatte dall’industria locale e vendute il più delle volte on-line, sull’onda dell’interesse legato alla XXIX Olimpiade. Sono stati individuati almeno 80 siti Internet, che, illegalmente, vendevano merchandising ufficiale. La maggior parte di questi distributori sottoposti a verifica non sono riusciti a certificare l’origine del materiale venduto, incorrendo in pesanti sanzioni amministrative e, in alcuni casi, anche nel penale, di fronte a frodi (come, per esempio, la produzione di gadget con materiali tossici). La presa di posizione cinese, a livello governativo, nella lotta di contrasto al mercato del “falso” lascia, tra l’altro, ben sperare le aziende del made in Italy per il prossimo futuro. "Non è corretto, infatti, dire che la Cina operi con serietà solo per proteggere la proprietà intellettuale che ruota intorno ai Giochi olimpici” ha spiegato ai media Zhao Gang, vice-direttore dell’ufficio brevetti governativo. “In realtà abbiamo operato con serietà anche negli altri ambiti legati alla proprietà intellettuale".

Il prodotto ufficiale più contraffatto è stata la mascotte dei Giochi (cinque pupazzi ribattezzati con il nome di “Fuwa”), seguita dai capi di abbigliamento con il logo di Beijing2008. Sul fronte legale diversi partner del Cio (Comitato internazionale olimpico) hanno sfruttato l’evento a cinque cerchi per realizzare collezioni speciali destinati ai mercati internazionali. La Swatch a Pechino con il marchio Omega, nelle vesti di cronometrista di tutte le gare, ha realizzato una linea di orologi con l’immagine delle cinque mascotte, l’ideogramma e la versione occidentale dei loro nomi. Nelle precedenti rassegne questa collezione ha registrato un successo tra i collezionisti di memorabilia. Ad Atene2004 il gruppo svizzero ha venduto, nel solo villaggio ospitalità, 3.500 modelli al giorno. Coca-Cola, lo sponsor più longevo dei Giochi, ha stretto un’alleanza strategica con i cinesi di Lenovo, leader nel mercato dei computer. Da questa sinergia è nato il modello F20 con un concetto grafico in onore delle Olimpiadi. Il prodotto è rigorosamente color rosso con elementi che ricordano la storia millenaria della Cina. Sempre la casa di Atlanta ha invaso il villaggio e i principali luoghi visitati dai turisti, con una maglietta che lancia il concetto di “moda sostenibile”. E’ realizzata infatti in cotone e Pet (Polyethylene terephthalate), materiale riciclabile utilizzato anche per la produzione delle lattine. Un omaggio dell’azienda americana al posizionamento del Bocog, che presenta questa XXIX edizione come la prima “Olimpiade verde”. Coca-Cola ha regalato le magliette ai 15 mila atleti presenti fino alle gare del 24 agosto e ai 7 mila paralimpici che entreranno in gioco, invece, dal 6 al 17 settembre. Sul davanti della maglia il messaggio “I’m from Earth” (Io provengo dalla Terra), per comunicare la volontà di tutelare le risorse del nostro pianeta. Importanti novità sono attese, soprattutto, per la prossima edizione invernale olimpica. In Canada, fra soli due anni, il merchandising ufficiale avrà un peso anche maggiore sulla copertura dei costi. Nelle ultime ore il Comitato di Vancouver, sede dei Giochi, otto differenti licenze commerciali, dall’alimentare ai modellini di locomotive. Con questi nuovi contratti il totale delle aziende coinvolte nel licensing sale fino a 44 (fonte: Vanoc).

fonte: ItaliaOggi

Previous post

Diritti Tv - Preliminari di TIM CUP su Conto Tv

Next post

Sport&Spot - Promossi e bocciati in immagine ai Giochi

Marcel Vulpis

Marcel Vulpis

No Comment

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *