Motori

Motori – A1: sfida alla Formula1

Forse avrà un nome poco originale o forse poco incisivo, ma l’idea partita dallo sceicco del Dubai Maktoum bin Hasher bin Maktoum Al Maktoum avrà sicuramente un seguito.

Come 55 anni fa, da cui partì il circus della Formula1, oggi è partito da Brands Hatch, Gran Bretagna, il primo campionato per nazioni della nuova Formula A1. Si torna finalmente all’antico: niente cambio automatico, niente Abs, no telemetria. Vetture tutte identiche per motori, telai, gomme. Non saranno fatti investimenti a campionato in corso. Insomma vinca, veramente, il migliore.

I costi e gli investimenti per partecipare al campionato, se non a buon mercato, sicuramente non sono paragonabili a quelli della Formula1. Infatti nella classe regina della F1 i team minori arrivano a sostenere budget intorno ai 100 milioni di euro e quindi circa 12 volte più di quanto richiesto nell’A1, “appena” 7.5 milioni di euro a stagione. Chiedere a Ronaldo e Figo che hanno acquistato le scuderie dei rispettivi paesi Brasile e Portogallo.

Sky nel frattempo ha assicurato la copertura tv, acquistando i diritti televisivi del campionato. (a.g.)

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Marcel Vulpis

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