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MONDIALI DI CALCIO FEMMINILI: APPROVATO IL NUOVO FORMAT

(di Andrea Ranaldo) – In virtù dell’incredibile successo dei Mondiali di calcio femminili francesi, svoltisi questa estate, il Consiglio FIFA ha approvato all’unanimità il cambio di format della competizione, che nel 2023 vedrà dunque 32 Nazionali partecipanti, esattamente come la controparte maschile (che però, per l’edizione del 2026, punta alle 48 squadre), contro le 24 attuali.

IL COMMENTO DI GIANNI INFANTINO

La decisione è stata accolta con soddisfazione dal presidente della FIFA, Gianni Infantino (nella foto in primo piano): “Il sorprendente successo della Coppa del Mondo femminile FIFA di quest’anno in Francia ha reso molto chiaro che questo è il momento di mantenere lo slancio e prendere misure concrete per favorire la crescita del calcio femminile. Sono lieto che questa proposta, la prima delle varie, diventi realtà”.

L’espansione– continua Infantinova ben oltre le ulteriori otto squadre partecipanti: significa che, d’ora in poi, decine di altre federazioni investiranno sul calcio femminile, sapendo di avere più chance di qualificarsi per una competizione internazionale di una tale portata. La Coppa del Mondo FIFA è il più potente fattore scatenante per la professionalizzazione del gioco femminile, ma arriva ogni quattro anni ed è solo la cima di una piramide molto più grande, per cui abbiamo tutti il dovere di porre basi solide e di rafforzare l’infrastruttura di sviluppo in tutte le Confederazioni“.

CHI OSPITERÀ I PRIMI MONDIALI FEMMINILI A 32 SQUADRE?

La decisione della FIFA ha spinto anche la Federcalcio belga a presentare la propria manifestazione d’interesse all’organizzazione della prossima Coppa del Mondo femminile. Il Belgio si unisce, così, a una lunga schiera di pretendenti, che comprende: Argentina, Australia, Bolivia, Brasile, Colombia, Corea (candidatura unica di Nord e Sud), Giappone, Nuova Zelanda e Sudafrica.

Le Federazioni hanno tempo fino al 2 settembre per confermare la loro candidatura: a partire dal 3 settembre 2019, infatti, la FIFA invierà i documenti relativi ai requisiti d’ospitalità.

L’iter prevede per il 13 dicembre 2019 la presentazione dei programmi da parte delle Federcalcio candidate; tra gennaio e febbraio 2020 i delegati FIFA si recheranno in loco per le visite ispettive ufficiali, mentre la decisione finale sarà comunicata a maggio 2020.

Il processo di valutazione sarà fortemente influenzato da parametri come la sostenibilità ambientale della proposta e il rispetto dei diritti umani nel Paese ospitante; un requisito, questo, che ha assunto ulteriore importanza dopo le roventi polemiche susseguite all’assegnazione dei Mondiali maschili del 2022 al Qatar.

NESSUNA MANIPOLAZIONE DURANTE I MONDIALI 2019

La FIFA ha inoltre comunicato che la Task Force sull’Integrità ha concluso il proprio monitoraggio sui Mondiali del 2019. L’esito è stato quello sperato: analizzando sia il flusso delle puntate, che lo svolgimento delle partite, si è evinto che nessun match del torneo è stato combinato.

Parallelamente, il fatturato delle scommesse è stato di 14 volte più alto rispetto ai Mondiali femminili in Canada del 2015, sintomo che il crescente interesse di pubblico, stimolato sia dai media che da una qualità di gioco sempre più apprezzabile, ha portato nuova linfa all’industria.

 

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