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Media – L’Unione Sarda “non” si intende di sports-marketing. Il caso dello stadio di Cellino.

Nei giorni scorsi il quotidiano "L’Unione Sarda" ha realizzato un servizio sulle occasioni perdute da Massimo Cellino (presidente del Cagliari calcio) relativamente al progetto di un nuovo stadio (di cui si parla già dal lontano 2000). Secondo la tesi della testata sarda l’idea di creare un nuovo Sant’Elia era nella testa di Cellino ancor prima di quanto deciso dalla Juventus, il primo club tricolore a realizzare in Italia uno stadio di ultima generazione. Poi ritardi burocratici, beghe a livello politico, non hanno consentito lo sviluppo di questo progetto.

Fin qui la cronaca di un pezzo di approfondimento (con la curiosità dell’interesse di American Express per l’acquisizione dei diritti di nome dello stadio), poi, invece, una serie di errori grossolani del giornalista che ha scritto il pezzo uscito lo scorso giovedì 9 aprile -pag.18 nella "Cronaca di Cagliari". I diritti di nome sono definiti "Naiming rights" (il tutto ripetuto tre volte), per non parlare del nome dell’agenzia di sports-marketing della Juve per lo stadio (chiamata Fivesport invece di Sportfive). Citata anche Infront, i cui diritti publbicitari della cartellonistica dello stadio sono stati scambiati con quelli della commercializzazione dei diritti di nome dell’impianto. Insomma un "minestrone" di errori, un ulteriore esempio di come i cronisti o i giornalisti sportivi italiani in taluni casi (come questo nello specifico) scrivono senza sapere e dando tutto per acquisito. 

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Marcel Vulpis

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