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Marketing – Un museo hi-tech a San Paolo del Brasile

Si parte con il saluto multilingue di Pelè, per proseguire con i palleggi di Ronaldinho in 3D nell’anfiteatro di un museo ricavato all’interno dello stadio Pacaembu, in Praça Charles Miller, dove abitualmente gioca il Corinthians. L’intera area museale è costata circa 15 milioni di euro e si attende una media di 600 mila visitatori all’anno. Sono esposte circa 1.500 foto, mentre in sei ore di filmati è possibile ripercorrere la storia del calcio brasiliano ammirando i gol più significativi dell’epopea verdeoro: la Seleçao infatti è l’unica ad aver vinto 5 volte la Coppa del Mondo di calcio (1958-1962-1970-1994-2002). Ma il museo si lascia apprezzare anche se non si è fanatici di futebol, proprio perchè si tratta di installazioni interattive, che permettono di rivivere in maniera emozionale i fatti salienti del calcio brasiliano, ma anche l’evoluzione della società di un paese che sta totalmente cambiando. 
Uno degli highlights della visita al museo di San Paolo è la maglia indossata da Pelè nella finale della Coppa del Mondo 1970, vinta dai carioca per 4 a 1 proprio sull’Italia. E’ possibile poi conoscere tutti i variopinti modi di tifare dei brasiliani, così come misurare la potenza di tiro con un pallone speciale dotato di sensori. In attesa magari di assistere ad un match del Mondiale il museo di San Paolo può essere un divertente intermezzo a metà tra società, costume e sport. Una lezione di modernità anche per il nostro calcio, anni luce indietro sul tema dello sviluppo delle aree museali in ambito calcistico.  (fonte: Football magazine)
Chi visita la metropoli di San Paolo, non può esimersi dal visitare il museo del calcio brasiliano. E’ considerata una delle 10 “mete” turistiche imperdibili. Per Trip Advisor ha il 66% delle recensioni positive. Un vero e proprio record, soprattutto se parliamo di sport e di calcio in particolare. 
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Marcel Vulpis

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