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Malago’ (CONI) chiede una assunzione di responsabilita’ dopo il caso Parma FC

Le dichiarazioni di Giovanni Malagò all’ANSA sul caso Parma FC: “La cosa più importante è che nell’assemblea di venerdì i
colleghi di questo fantascientifico e pittoresco personaggio arrivato in fondo
a questa catena (Manenti, nda) trovino il modo di salvaguardare almeno la parte
sportiva e dare una regolarità completa al campionato che di fatto sarebbe
anomalo se il Parma non tornasse a giocare…La vicenda più che grottesca ha dell’inverosimile perchè è
un insieme di irresponsabilità che alla fine portano gli addetti ai lavori a
dire non c’entravo nulla e questo è totalmente inaccettabile – ha aggiunto
il n.1 del Coni -. Dopo che c’erano state diverse avvisaglie l’altro anno,
il Bari che ha avuto una fortunata conclusione ma fu una vicenda particolare,
la storia del Siena che è sparito, era doveroso che qualcuno verificasse che
non si ripetessero episodi del genere. Anche se questo ha battuto tutti i
record anche per l’indebitamento creato in poco tempo…La Serie A in
Italia oggi è considerato il quarto campionato in Europa e come numero
spettatori è il quinto perchè c’è il campionato messicano e secondo alcuni
anche quello indiano…Quello che sostengono i signori
del calcio è che ‘c’è una cosa in cui l’Italia è quarta e quinta al mondo?’ La
cosa brutta è che prima eravamo i primi. Come il turismo, oggi siamo quinti e
vent’anni fa eravamo primi. Da chi ha gestito le cose negli anni passati
qualche esame di coscienza andrebbe fatto”.

Il tema è l’assunzione di responsabilità. Quando in Italia crolla un ponte o c’è una bomba d’acqua (come a Genova, per esempio) non c’è mai un personaggio pubblico che decide di prendersi la responsabilità del disastro di turno. Le ragioni di questo silenzio, o per meglio dire “scaricabarile”, è che nessuno ha piacere di farsi indicare dalla società come il “colpevole”. Meglio, quindi, dare, in modo equo, la responsabilità a tutti, così alla fine non è ascrivibile a nessuno. E’ lo sport italiano per eccellenza. Se fosse inserito nel panel delle discipline olimpiche vi assicuro che prenderemmo la medaglia d’oro ad ogni edizione dei Giochi. 

Ecco perché le ultime dichiarazioni di Malagò (numero uno dello sport tricolore) valgono doppio: perché non sono le solite frasi di circostanza, ma la richiesta appunto di una assunzione di responsabilità. Sì, Manenti, è l’ultimo ad aver preso il Parma FC, ma non possiamo dire che sia stato lui, in appena un mese, a generare un disastro da 190 milioni di euro. Le responsabilità sono da cercare altrove e sono come dei cerchi concentrici. Nessun soggetto coinvolto è immune da colpe. 

Mi chiedo come sia stato possibile che due imprenditori (Taçi e Manenti) siano riusciti a prendere il club ad un euro, senza fornire a FIGC e Lega le garanzie idonee per poter operare. In un altro paese molti vertici si sarebbero dimessi, da noi in Italia rilasciano ancora oggi dichiarazioni. Fa bene quindi Malagò a chiedere ragione di quanto è successo. 

Dopo però vorremmo vedere le dimissioni di alcuni dirigenti, perché se ci sono le colpe (una volta accertate) un momento dopo dovrebbero seguire le pene. 
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Marcel Vulpis

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