E’ tempo di fare cassa in “casa” FCA. Nel post Marchionne il gruppo automobilistico guidato dalla nuova coppia Manley-Elkann, punta presumibilmente a cedere il brand “Magneti Marelli” per una cifra stimata, dagli analisti di settore, in 5.5 miliardi di euro (per alcuni si potrebbe arrivare anche 6 mld). Tra i possibili acquirenti il fondo americano KKR e non è un caso se il titolo FCA in Borsa stia volando sull’ipotesi di una cessione molto remunerativa per il gruppo. 

Ma anche a livello di compagine azionaria ci sono diversi soggetti che guardano con interesse all’ operazione appena descritta. L’hedge fund “Tiger Global” (gestisce volumi per 19 miliardi e partecipazioni in società quotate, come per esempio Amazon e Spotify), per esempio, lo scorso 3 settembre ha raddoppiato la propria quota in FCA, portandola al 3,85%. Dopo questa scalata si posiziona al quarto posto tra gli azionisti, dietro ad Exor N.V. (detiene il 28,98%, anche se si raggiunge il 42,11% se si considerano i “diritti di voto”), Baillie Gifford & Co (4,8%) e Société Générale (4,28%). L’investimento di Global Tiger, peraltro, vale circa 870 milioni di euro e quindi è una interessante “iniezione” di fiducia su FCA e sul suo prossimo futuro (non solo in Borsa). Un’operazione infatti che non è passata assolutamente inosservata. 

Nei prossimi giorni, intanto, si conoscerà, in modo più approfondito, il destino di Magneti Marelli. Le ipotesi sono due: spin-off o passi avanti con il fondo a stelle e strisce KKR, interessato alla società del Lingotto, anche se sul tavolo vi sono altre ipotesi da valutare con attenzione. Di fatto lo spin-off o la cessione di “MM” è la prima iniziativa portata avanti dal CdA guidato da Michael Manley, che ha preso il posto di Sergio Marchionne dopo la sua improvvisa morte, per complicanze post operatorie, avvenuta lo scorso 25 luglio in Svizzera (presso l’ospedale di Zurigo). (fonte: SkeetGp)