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Lo sport tricolore è sempre più “rosa”. Al via il Giro d’Italia donne 2023

(di Marcel Andrè Vulpis) – Lo scorso venerdì è partita, da Chianciano Terme (SI), la 34ima edizione del “Giro d’Italia donne”, la più importante kermesse del ciclismo europeo (la corsa terminerà in Sardegna, il prossimo 9 luglio, con la gara in linea Sassari-Olbia), dietro soltanto al “rivale” Tour de France (sempre al femminile).

La manifestazione tricolore, che vede, quest’anno, ben 24 team in gara (per un totale di 170 atlete provenienti da tutto il mondo e ben 15 scuderie World Tour) porta la firma di Starlight. I diritti del format sono in capo alla Federciclismo, mentre quelli “media” sono stati ceduti, per questa edizione, a Lega Ciclismo Professionistico (LCP).

Coinvolte, dal patron della corsa, Roberto Ruini, le regioni Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Piemonte e appunto la Sardegna. Proprio la collaborazione strategica di Lega Ciclismo, a supporto della FCI (la responsabile del settore femminile è la bergamasca Serena Danesi) e degli organizzatori, è stata la carta vincente per la buona riuscita dell’evento.

Per comprendere a pieno la forza, ma soprattutto le potenzialità del prodotto, è sufficiente analizzare i dati della scorsa stagione: in totale più di 22,6 milioni di spettatori distribuiti tra piattaforme digital (7 milioni di contatti), Rai (5,3 milioni, considerando sia Rai Sport HD sia Rai 2), i canali Eurosport (10,3 milioni) e la messa in onda su network internazionali come NOS, Claro TV, Spark Sport, FloSports (network americano che dedica molto spazio agli eventi di ciclismo) e Señal Colombia.

La partenza della “crono” Giro d’Italia donne 2023 – foto: agenzia Sporteconomy.it

Dell’edizione 2023, partita nelle ultime ore dalla Toscana (storicamente “terra di ciclismo”), ne abbiamo parlato con l’avvocato (esperto di diritti sportivi) Cesare Di Cintio, Commissario Straordinario della Lega Ciclismo Professionistico (LCP), che, sin dall’inizio del suo incarico (nel dicembre 2022), ha lavorato anche alla razionalizzazione delle produzioni tv, per migliorare il prodotto “ciclismo professionistico”, tra i più amati dagli appassionati di sport.

Già nella precedente edizione il Giro donne ha fatto registrare numeri significativi. Si è partiti nella prima tappa del 2022 con un’audience pari a 241mila contatti (share del 3,2%), per arrivare a 814mila contatti (ed uno share del 7,1%) come accaduto nella penultima prova. Quest’anno puntiamo a migliorarci ulteriormente, perché il ciclismo femminile sta crescendo di anno in anno, sia a livello tecnico-agonistico, sia sotto il profilo della distribuzione tv”, ha spiegato, Cesare Di Cintio (LCP). “Quest’anno abbiamo lavorato per posizionare il Giro donne sempre più al top. Godrà infatti di un’importante copertura televisiva, grazie agli accordi stretti dalla Lega, che ne ha curato i diritti media, con una serie di broadcaster di assoluto livello. Questi risultati, è bene ricordarlo, sono stati possibili grazie al lavoro di squadra e alla partnership strategica con la Federazione (il presidente è l’imprenditore lombardo Cordiano Dagnoni, nda), con la quale lavoriamo a braccetto, e ci confrontiamo quotidianamente, su tanti aspetti progettuali oltre che operativi. Una collaborazione che non si era mai vista, prima d’oggi, nel mondo delle due ruote. Il tutto, chiaramente, è finalizzato al bene del movimento e alla creazione di valore per l’intero sistema”.

In Italia la corsa “rosa” gode della copertura Rai, suddivisa tra Rai Sport HD (canale 58) e Rai 2. Prima giornata a parte, prevista solo su Rai Sport (per la cronaca la prova cronometro di Chianciano Terme è stata annullata per le avverse condizioni meteo), il resto delle tappe prevede una messa in onda dalle 12:45 alle 14:00 su Rai Sport, mentre per la parte finale delle gare (dalle 14:00 alle 15:45) si passa sulla rete (Rai 2).

Per quanto riguarda la live distribution, l’evento verrà trasmesso, a livello digitale, su Eurosport.com (global). Il Giro donne andrà inoltre sulla piattaforma D+ e su Eurosport Tv, lineare, in tutti i Paesi del continente europeo. Distribuzione che è pianificata anche sulla piattaforma verticale GCN+ in più di 207 mercati. Da non trascurare, poi, tutte le sublicenze che Warner/Discovery/Eurosport riuscirà a cumulare nel perimetro dell’accordo appena descritto fino al prossimo 9 luglio.

 

 

 

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