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Liverpool FC: persi 46 milioni di sterline nel primo trimestre del 2020

(di Guido Paolo De Felice) – “Reds” di nome e di fatto. Secondo l’ultima relazione pubblicata dai revisori contabili del club, al 31 maggio 2020 il bilancio del Liverpool FC mostra una perdita di 46 milioni di sterline, con un calo complessivo dei ricavi dell’8% rispetto all’anno precedente.

Tuttavia, considerando che queste cifre prendono in considerazione soltanto il I trimestre dell’emergenza, le perdite saranno ben più consistenti. Per il Liverpool, paradossalmente, pesano anche i successi ottenuti sul campo: negli ultimi due anni, i trofei vinti hanno costretto all’elargizione di bonus nei confronti dei propri calciatori, causando un incremento del 23,6% dei costi per i salari (che attualmente ammontano a 325 milioni di sterline). Il debito estero, inoltre, è cresciuto da 50 a 198 milioni di sterline a causa dell’accensione di nuovi prestiti.

Inoltre, secondo il portale statunitense The Athletic, anche le entrate provenienti dai media hanno pesato per una riduzione di ulteriori 31 milioni.

Il peso degli stadi chiusi per tutta l’attuale stagione sarà altrettanto grave. Lo scorso anno, le perdite per i mancati incassi casalinghi erano stati di 13 milioni, poiché allo scoppio dell’emergenza restavano soltanto quattro gare interne da giocare. Prima della pandemia, ogni sold out di Anfield garantiva alle casse del Liverpool circa 3 milioni di sterline. Se si considera che, ad oggi, il Liverpool ha disputato 26 partite casalinghe senza pubblico, si può stimare che il club abbia perso circa 78 milioni di sterline dagli incassi.

Sicuramente il recente investimento di 538 milioni di sterline da parte della Red Bird Capital Partners nella Fenway Sports Group, società che controlla il Liverpool, garantirà ai Reds una certa stabilità economica per qualche tempo ancora. Questo permetterà di non avere problemi in sede di calciomercato estivo, oltre che consentire il proseguo dei lavori di riqualificazione di Anfield. Tuttavia, questi numeri confermano come la sfida per riportare il calcio verso bilanci più sostenibili sia soltanto all’inizio.

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Redazione

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