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ICS al fianco della Lega serie A nella lotta al match-fixing

L’integrità dello sport è un valore sacro e imprescindibile, da difendere contro chi gioca “sporco” attraverso un’intensa attività di prevenzione, formazione e conoscenza, a tutti i livelli.
“Per l’integrità del gioco: formazione in campo contro le frodi sportive” è il progetto presentato ieri a Milano, realizzato dalla Lega Serie A con Sportradar – società, partner della UEFA, specializzata nell’analisi e monitoraggio dei flussi di scommesse e nella lotta al match-fixing attraverso i più sofisticati sistemi di monitoraggio – e promosso in collaborazione con l’Istituto per il Credito Sportivo. Si tratta di una iniziativa significativa nella lotta al match fixing: per la prima volta a livello europeo una lega di massima serie vara un programma di formazione che coinvolge tutti i tesserati dei club, prima squadra inclusa.

Lega Serie A scende in campo con Sportradar e ICS per difendere l’integrità del nostro sport e combattere il fenomeno del match-fixing – ha dichiarato il presidente della Lega Serie A, Maurizio Beretta -. La rinnovata partnership testimonia la grande attenzione e l’impegno della Lega nell’assicurare la più totale lealtà sportiva e consentirà ai nostri tesserati di proseguire il percorso intrapreso la scorsa stagione. Quest’anno, grazie alla disponibilità delle nostre Società, coinvolgeremo nel progetto anche i grandi campioni delle Prime Squadre, per far conoscere loro i rischi e i pericoli connessi alla manipolazione delle partite e renderli consapevoli che i loro comportamenti corretti, dentro e fuori dal campo, serviranno da esempio per i più giovani e contribuiranno a preservare il futuro del nostro sport”.
I rappresentanti di tutti i club saranno impegnati in corsi di formazione e workshop con gli esperti di Sportradar, che spiegheranno il fenomeno del match fixing in tutte le sue forme, illustrandone rischi e conseguenze. Durante gli incontri saranno tracciati gli identikit dei cosiddetti fixers, i criminali che agganciano i giocatori intrappolandoli nelle truffe, attraverso tecniche di adescamento che sfociano anche in ricatti e minacce pregiudicando il futuro e la credibilità degli atleti e del calcio.
Un tema delicato, anche per l’enorme movimento di denaro che genera. Secondo i dati rilevati da Sportradar, ogni anno oltre 1000 miliardi di euro vengono scommessi in tutto il mondo su un numero molto ampio di sport, ma il calcio è quello che attira il maggior numero di flussi. Su ogni match della Serie A TIM si puntano in media, a livello mondiale, circa 53 milioni di euro, per un giro d’affari complessivo pari a oltre 20 miliardi.
Sportradar monitora 65.000 eventi ogni anno, in 11 diversi sport. Oltre 250 competizioni – incluse nelle prime due divisioni in ciascuna delle 54 Associazioni aderenti al UEFA – passano sotto la lente del “Fraud Detection System”, il sistema di monitoraggio dei flussi di betting e di rilevazione di eventuali anomalie utilizzato dagli analisti.
Tra i numerosi accordi e collaborazioni, Sportradar conta diversi protocolli d’intesa con il CIO e le forze dell’ordine come Europol e altri in Austria, Australia, Repubblica Ceca e Hong Kong.
Un vero e proprio “sistema di intelligence” applicato alle scommesse, in grado di rilevare anomalie a livello globale: dal 2013 ad oggi il FDS ha individuato circa 1070 match “sospetti” in tutto il mondo.

“Sportradar, per il secondo anno consecutivo, mette a disposizione di calciatori e dirigenti del massimo campionato italiano, tutta la propria esperienza nel settore, promuovendo un programma di formazione basato sulla trasparenza e sulla conoscenza approfondita del fenomeno – commenta Marcello Presilla, responsabile per l’Italia di Sportradar AG –. L’obiettivo è quello di far crescere il grado di consapevolezza di atleti, tecnici e dirigenti intorno al fenomeno del combine e delle scommesse clandestine, offrendo strumenti di difesa validi contro chi infanga l’immagine dello sport. Il coinvolgimento dei grandi campioni in questo progetto è importante anche come messaggio positivo verso atleti più giovani o meno conosciuti”.

Forti dei riscontri positivi raccolti durante il tour della scorsa stagione con gli atleti delle giovanili e di alcune prime squadre, La Lega Serie A e Sportradar hanno perfezionato il programma di formazione, acquisendo con orgoglio un nuovo partner, l’Istituto per il Credito Sportivo, che ha raccolto la sfida ed è sceso in campo per difendere l’integrità del calcio.

Il Credito Sportivo è da sempre al fianco di chi sostiene lo sport pulito. – ha dichiarato Paolo D’Alessio, Commissario Straordinario del Credito Sportivo – Sin dal mio insediamento ho voluto che questa banca, l’unica banca pubblica italiana, dedicasse ogni sforzo possibile alla difesa e allo sviluppo dello sport onesto. Noi che ci occupiamo di finanziare chi vuole investire nello sport, sappiamo bene quanto sia importante la credibilità di tutti gli operatori sportivi, soprattutto nel calcio. Il calcio dovrebbe essere uno sport emozionante, divertente ma soprattutto integro. Abbiamo deciso quindi di essere al fianco della Lega Serie A e di Sportradar in questo importante progetto formativo, per contribuire a proteggere la credibilità del calcio italiano attraverso la sensibilizzazione di tutti gli addetti ai lavori con un’informazione chiara e consapevole su quelli che sono i rischi del calcio scommesse poiché riteniamo che l’informazione sia l’elemento chiave della prevenzione.”

“Iniziamo subito a pieno ritmo – ha spiegato il Direttore Generale della Lega Serie A Marco Brunelli – oggi pomeriggio con le giovanili di Milan e Inter, Primavera e Allievi Nazionali. Domani a Castelvolturno con la prima squadra del Napoli, settimana prossima toccherà al Sassuolo, a seguire Fiorentina e Palermo, poi giovanili di Juventus, Udinese, ChievoVerona. A grandi linee incontreremo 1500 tesserati: la formazione in questo campo è fondamentale per tutelare e informare i nostri atleti”.

“I numeri fanno impressione, è importante tanto per i ragazzi quanto per le prime squadre essere informati su queste dinamiche” – ha commentato Mauro Tassotti, testimonial insieme a Evaristo Beccalossi.

“Il calcio deve partire dalla cultura, dal rispetto delle regole. Si va in campo per ottenere dei risultati: bisogna essere attenti a tutti i valori dello sport, che sono fondamentali” ha concluso Evaristo Beccalossi.

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Un momento del convegno sulla lotta al match fixing organizzato presso la sede della Lega serie A

Un momento del convegno sulla lotta al match fixing organizzato presso la sede della Lega serie A

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Marcel Vulpis

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