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I numeri dell’Universiade di Napoli 2019

Ospitiamo un’interessante analisi di Alessandra Giorgi (giornalista sportiva e consulente di marketing) pubblicata sul portale Il Faro online.

Lo scorso 3 luglio è scattata l’edizione 2019 dell’Universiade di Napoli. 10 giorni di gare, sport ed emozioni con 18 discipline. Ma non solo. Lo sport apporta i suoi benefici e non solo allo spirito e alla mente, per chi lo pratica e per chi lo guarda, ma anche quelli economici al territorio che lo accoglie.

Ed è questo l’obiettivo principale sul territorio. L’evento sportivo diventa una leva di crescita fondamentale. Una “scusa” per migliorare situazioni e ambienti. In tutto il mondo. E allora Napoli ne approfitta, per tirarsi a lucido e per accrescere ancora di più la sua bellezza. Storica, artistica e culturale.

Oltre ad essere una manifestazione con un palcoscenico naturale e monumentale unico, sarà anche una Universiade votata alla crescita economica. Come indica Sporteconomy.it, ci saranno più di 15 mila persone ospiti. Riversate sul territorio. Turisti e protagonisti diretti. Tra atleti, tecnici, dirigenti e accompagnatori. Tutti potenziali acquirenti di prodotti e consumatori di servizi commerciali. Ecco dove sta una parte della crescita. E poi l’onda gigantesca dei turisti che si riverseranno su Napoli grazie alla manifestazione. Quando si organizza un evento sportivo, da subito sono le aziende sul territorio a risentirne in modo benefico. E quindi, si aumentano le opportunità di guardare oltre il solo 2019 e si stagliano all’orizzonte gli anni pluriennali di legacy.

La cosiddetta “eredità economica sul territorio”, uno dei motivi principali per cui l’ente supremo affida un evento sportivo ad una città specifica, come avviene per le Olimpiadi e Paralimpiadi, si estende oltre il solo periodo di svolgimento. In questo caso, è stata la FISU (Federazione Internazionale Sport Universitari) a scegliere il capoluogo campano. Allora la voce investimenti nel bilancio, di chi organizza e di chi ospita, diventa importante per la parte della crescita finanziaria. E non solo. Anche la visibilità porta la sua intensa luce di sviluppo. E Napoli già famosa in tutto il mondo per la sua storia e bellezza, e cultura, sarà mostrata in 124 paesi differenti grazie alle 110 emittenti televisive coinvolte a riprendere manifestazioni e gare sportive in oltre 500 ore di trasmissione. Parlano chiaro i numeri di Sporteconomy.it. snocciolati dal suo direttore Marcel Vulpis, durante l’incontro avvenuto lo scorso 21 aprile, organizzato dalla Ussi e dall’Aips a Napoli. I dati indicati sottolineano il valore di un evento di portata economica imponente.

L’impatto economico su Napoli e zone limitrofe. Periferie e località vicine. E sull’Italia. Il prestigio della Nazione nella capacità di organizzare una manifestazione di questa grandezza sportiva e con la speranza che nel 2026 Milano e Cortina possano ospitare i Giochi Invernali, per i quali sono in lizza. Napoli potrebbe dare una spinta ulteriore. Almeno nei periodi precedenti l’assegnazione del Cio, come riflesso competente organizzativo. Sono stati investiti 170 milioni di euro in risorse pubbliche. Lo ha sottolineato Vincenzo De Luca. Il Governo italiano ha messo sul piatto altri 100 milioni. In totale sono stati 270 i milioni investiti per l’evento: “Cifra utile a migliorare le strutture e lanciare nel mondo un’immagine moderna del nostro territorio”. Ha indicato il presidente della Regione Campania.

E poi ecco lo sport. Direttamente. Tanti sono gli impianti territoriali che godranno dei benefici di questa manifestazione internazionale. La Campania porta tanti figli nel mondo sportivo. Tra di essi la storia del campione olimpico di judo Giuseppe Maddaloni ha fatto la favola di Napoli. Sono 153 i milioni investiti per dare agli impianti sportivi un nuovo vestito. E un ammodernamento del genere si porterà dietro l’aumento della pratica sportiva, in una zona d’Italia in cui solo più del 54% della popolazione non pratica lo sport. Pratica uguale salute e benessere. E costi sanitari abbassati. Allora, le Universiadi daranno una bella spinta anche su questo piano, mediante l’ammodernamento degli impianti e lo sviluppo dei servizi. 100 milioni di euro per questa ultima voce.

La ricezione alberghiera e la voce hospitality subiranno un’impennata solenne grazie ai 153 milioni investiti per essi. Notevole. La ricaduta sarà così ripartita : il 47% sul mondo del turismo e sulle strutture ricettive, coinvolte direttamente. Il 43% sui servizi. E il lavoro ? L’ambito sensibile della società civile riceverà il 10% di crescita.

Una grande opportunità allora l’Universiade per tutto il territorio della Campania. Per la sua 30esima edizione l’Italia sarà protagonista.

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