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Football inglese: in nome del business sponsor anche sul “back” dei pantaloncini


Tempo di crisi?. Si aguzza l’ingegno. E’ una legge vecchia quanto il Mondo. L’ultima trovata del calcio inglese è quella di marchiare anche il “posteriore”dei giocatori in campo. Grazie ad una recente modifica del regolamento che disciplina le kit sponsorship (vale a dire le sponsorizzazioni di maglia), infatti, le squadre britanniche potranno stampare loghi anche sul retro dei pantaloncini delle divise ufficiali.

Sono stati i dirigenti dello Scunthorpe United (piccola società di Leeds che milita nella Coca-Cola Second League) i primi a sfruttare questa nuova possibilità, offrendo lo spazio al marchio “Jeep”. Una rivoluzione copernicana per il football inglese, che, fino ad oggi, si era sempre distinto per una particolare attenzione alle divise di gara (da sempre veri e propri oggetti di culto per i supporter del Regno Unito).

Ma i bilanci “in rosso” di molti football club hanno costretto la Federcalcio inglese ad adottare un regolamento più “open” sul fronte degli abbinamenti sponsorizzativi. In Europa sono soprattutto i francesi della Ligue1 (l’equivalente della massima serie di calcio italiana)  o gli olandesi a scendere in campo con imbarazzanti puzzle grafici. Ma i primi ad aver aperto questa strada sono stati i club sudamericani. In Brasile, Argentina o Uruguay, per esempio, i marchi degli sponsor appaiono sul sedere dei giocatori, lungo la manica, al posto del nome ed in alcuni casi sostituiscono perfino il logo sociale del club. Potenza del business, ma anche segno del declino dei tempi.

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Marcel Vulpis

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