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Fan Zone Euro2020. Il bando gara comune Roma è un vero rebus. Rischio contestazioni in arrivo. 

Inizia a prendere forma il progetto della “Fan Zone” (luogo dove migliaia di tifosi di calcio potranno divertirsi e assistere ai match trasmessi su maxi screen) che l’UEFA (massimo organismo di governo del calcio europeo) ha chiesto al comune di Roma di “garantire” in vista di “Euro2020″, 1a edizione itinerante di un Europeo di calcio (la capitale italiana ospiterà il match inaugurale e un pacchetto di gare). Per rendere ancora più emozionante l’evento, l’Uefa ha chiesto alle 12 municipalità coinvolte di dotarsi di un progetto e di fornitori di alto profilo per gestire le cosiddette “Fan Zone”, che devono prevedere eventi, divertimento, entertainment, ma anche molti aspetti sul piano della “sicurezza”.

La giunta Raggi (nella foto una immagine della sindaca), dopo il “No” alle Olimpiadi di Roma, si era subito candidata con l’UEFA per ospitare la “Fan Zone” e il progetto ad essa collegata. Poi, per mesi, non se n’era più parlato. Ad un certo punto la dotazione economica per gestirlo (poco più di 4 milioni di euro) è riapparsa per magia nelle poche righe di un decreto del governo, che dava il via alla nomina di un “commissario” straordinario (non si capisce, tra l’altro, perché si sia arrivati a questa forzatura quando il tutto poteva essere gestito in altro modo). Certamente la figura di un commissario permette di avere più autonomia a livello decisionale e di bypassare tutta una serie di “norme” molto restrittive, visto che parliamo di soldi pubblici.

Un’immagine del Campiodoglio, sede della municipalità capitolina.

Il bando poteva essere pubblicato molto tempo prima e non serviva, come al solito, la figura di un commissario. Dopo pochi giorni, anche in questo caso, nel silenzio assoluto, è arrivata la “nomina” di Daniele Frongia, già assessore allo sport di Roma Capitale. Una nomina di taglio “politico”, quando qui, invece, sarebbe servita una figura più “tecnica”, con un’esperienza certificata nell’organizzazione di eventi di calcio di alto livello. Esperienza che, per il momento, non troviamo nel “curriculum” di Frongia. Ma tant’è. E’ stato nominato direttamente dal sindaco Virginia Raggi, che non ha proprio considerato l’aspetto dell’esperienza. Era scritto nelle “stelle”, verrebbe da dire.

E arriviamo alle dolenti note: il bando di gara (lanciato a metà agosto con scadenza 18 settembre, ovvero tra pochi giorni). Un bando su cui torneremo più volte sulle pagine di questo portale. E’ sufficiente visitare il link di riferimento per scoprire come i soggetti “interessati” al bando siano ormai nel caos più totale.

Il bando è un vero e proprio “cubo di Rubik”, di difficile soluzione. Nelle pagine di questo forum gestito direttamente dal comune vi sono decine di quesiti tecnici, che spesso non trovano risposta, anche perché il testo del bando in oggetto è molto “fumoso”. Ricordiamo infatti che, nel nuovo codice appalti, c’è la possibilità di subappaltare fino al 30% i servizi da erogare (ma ci sono parimenti interpretazioni che portano fino al 50%). Il problema è che la “fumosità” del testo non aiuta chi deve presentare il progetto, perché non riesce in alcun modo a tararlo nel modo corretto, sia per non andare contro le leggi vigenti, sia per presentare il progetto più funzionale alla giunta Raggi, che, poi, dovrà scegliere il vincitore. Insomma i “maligni” sottolineano come ci sia il rischio di pesanti contestazioni post assegnazione del lavoro.

Il Comune infatti non sempre risponde alle domande delle società interessate a partecipare alla gara in oggetto se non “appoggiandosi” ad una formula tecnica di dubbia interpretazioni: “…Le caratteristiche peculiari dell’AQ previste dall’art. 54 del Codice sono tali da prevedere la definizione degli interventi indicati nella fase successiva all’aggiudicazione ad un operatore unico. In particolare, con riferimento alle modalità di utilizzo dell’AQ, di cui all’art. 4 dello Schema di Accordo Quadro, è evidente che la procedura in corso rappresenta un mero strumento preliminare per l’esecuzione della prestazione richiesta.”

Tradotto in “italiano” questa formula utilizzata dalla “stazione appaltante” di Roma Capitale non risolve, di fatto, nessuno dei dubbi posti dalle ditte interessate.  

Ma è il “tempo” il nemico maggiore della sindaca Virginia Raggi. Se il bando venisse contestato e/o bloccato cosa succederebbe poi nei rapporti con l’Uefa? Non sarebbe meglio (forse) aprire, nelle prossime ore, un tavolo con i soggetti interessati per metterli tutti nelle stesse condizioni fornendo a “monte” e non a “valle” (andando a sistemare errori eventualmente fatti) le indicazioni corrette?.

E terminiamo con un altro consiglio alla sindaca Raggi: fate attenzione al tema “sicurezza”. Ci sono, secondo noi, dei punti di debolezza grandi come una casa e glielo segnaliamo prima che possano (eventualmente) esplodere i problemi.Gestire migliaia di persone non è un gioco di ragazzi. Chi vuole intendere intenda. 

E’ stato previsto, infine, anche un “prezziario” (con un numero infinito di voci), ma è talmente ampio il ventaglio dei servizi ipotizzati che è difficile per i soggetti interessati arrivare a determinare la parte di servizi da subappaltare in caso di conferimento dell’incarico. E’ molto probabile infatti che chi dovesse vincere il bando si ritrovi o a superare la soglia del 50% dei servizi in subappalto o a dover ribassare i prezzi, per non trovarsi in una situazione contra legem (e questo potrebbe inficiare la qualità dei servizi offerti al comune per la gestione dei servizi in vista di Euro2020). E questo potrebbe essere contestato, un minuto dopo, da chi arriverà secondo nella ipotetica classifica finale.

Il logo ufficiale di Uefa Euro2020

https://romacapitale.tuttogare.it/gare/id9742-dettaglio

GARA ID 170

UFFICIO DI SCOPO “UEFA EURO 2020”
Procedura Aperta Criterio Qualità prezzo
Oggetto Servizi

Accordo quadro, ai sensi dell’art. 54, comma 3 del Codice relativo all’affidamento del servizio di Accordo quadro, ai sensi dell’art. 54, comma 3 del D. Lgs. n. 50/2016 con un unico operatore, per la realizzazione e la gestione “chiavi in mano” di tutte le attività inerenti l’Host City Concept per l’evento UEFA Euro 2020 in programma a Roma dal 11 giugno al 12 luglio 2020.

CIG 8002868F94 CUP
Totale appalto € 4.019.522,13
Data pubblicazione 14/08/2019 Termine richieste chiarimenti Lunedi – 09 Settembre 2019 – 17:30
Scadenza presentazione offerte Mercoledi – 18 Settembre 2019 – 10:30 Apertura delle offerte Giovedi – 19 Settembre 2019 – 09:30

Categorie merceologiche

  • 79952 – Servizi di organizzazione di eventi

Descrizione

Accordo quadro, ai sensi dell’art. 54, comma 3 del Codice relativo all’affidamento del servizio di Accordo quadro, ai sensi dell’art. 54, comma 3 del D. Lgs. n. 50/2016 con un unico operatore, per la realizzazione e la gestione “chiavi in mano” di tutte le attività inerenti l’Host City Concept per l’evento UEFA Euro 2020 in programma a Roma dal 11 giugno al 12 luglio 2020.

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