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Eventi – “Vernice” per i Giochi del Mediterraneo/Pescara 2009

Passione mediterranea, fantasia italiana e carattere abruzzese hanno reso possibile l’organizzazione dei XVI Giochi del Mediterraneo. Un’edizione record, come è stato sottolineato da tutti i responsabili intervenuti alla presentazione ufficiale, nella sala consiliare del Comune di Pescara, gremita di persone. Quella di Pescara passerà alla storia come l’edizione dei primati, dal momento che sono 23 i Paesi partecipanti, due in più (Montenegro e Andorra) rispetto ad Almeria; oltre 4000 gli atleti in gara e 5800 le persone accreditate (20% in più), 3000 i volontari che assisteranno atleti, tecnici e dirigenti per tutta la durata della manifestazione. Ma non è solo sulla quantità che i Giochi di Pescara 2009 mostrano di essere al massimo livello, anche la qualità è di tutto rispetto con 20 medaglie olimpiche di Pechino 2008 a dare spettacolo su campi, palasport e pedane.
Due sono i poli d’attrazione dei Giochi: da una parte il Villaggio Mediterraneo, accogliente casa dell’intera manifestazione, inaugurato ufficialmente in mattinata, e in sala c’era lo specialissimo sindaco Fabrizia D’Ottavio (oro mondiale e argento olimpico ad Atene 2004 nella ginnastica ritmica); dall’altra lo stadio Adriatico, dove venerdì sera si terrà l’inaugurazione dell’evento. Nel mezzo, giovedì 25 giugno, ci sarà l’importante prologo del viaggio dell’acqua, che ai Giochi del Mediterraneo ha lo stesso significato della fiaccola per le Olimpiadi: l’ampolla d’acqua passerà di mano in mano, partendo da L’Aquila per arrivare a Pescara, e il primo idroforo sarà Amar Addadi, presidente del Comitato internazionale dei Giochi del Mediterraneo, attraversando tutte le zone colpite dal terremoto del 6 aprile scorso.
Il 26 giugno, tutti gli occhi del mondo sportivo saranno sullo stadio Adriatico con la sfilata di tutte le delegazioni partecipanti. Saranno 1320 le persone coinvolte nella scenografia, coordinata dal regista Marco Balich, che culminerà nell’arrivo dal cielo del Guerriero di Capestrano sormontato su una struttura di 18 metri. La cerimonia inaugurale dei Giochi durerà circa due ore, sarà trasmessa in diretta dalle 21 sul digitale terrestre (Raisport+) e alle 23 in differita su Rai Uno.
La serie degli interventi è stata aperta dal sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e chiusa dal direttore generale dei Giochi Mario Di Marco, che ha spiegato grazie a un breve filmato le caratteristiche tecniche e organizzative dell’evento. Albore Mascia, prima di consegnare una targa ad Addadi, ha ricordato come “l’idea di organizzare i Giochi nacque nel 2002, quando ero assessore nella Giunta Pace”, ha rivendicato “la pescaresità dell’evento e il ruolo trainante del capoluogo adriatico nella rinascita della regione, soprattutto per aiutare i fratelli aquilani a ripartire”, rendendo omaggio al commissario straordinario dei Giochi Mario Pescante. Sulla stessa linea l’assessore regionale allo Sport Carlo Masci, che ha aggiunto: “Questo è un miracolo fatto dagli

abruzzesi, appena cinque mesi i problemi da risolvere sembravano insormontabili, ma ci siamo riusciti, però bisogna riconoscere che senza Pescante non ce l’avremmo fatta”.
Di miracolo, invece, lo stesso Pescante non vuol sentire parlare: “Quando fanno qualcosa gli altri popoli – ha detto il commissario straordinario – si parla di ingegno e operosità, quando lo fanno gli italiani si parla di miracolo. E invece no: quello che è accaduto in Abruzzo è il frutto del lavoro e dell’impegno”. Non nasconde i problemi trovati un anno fa, al suo arrivo: “Quando sono stato chiamato a lavorare per Pescara 2009 mancavano 37 milioni di euro per far quadrare il bilancio: ci siamo riusciti tagliando tutte le spese inutili. Inoltre ho trovato un comitato organizzatore di 78 persone: basti pensare Pechino ne aveva 18 ed era quella con il comitato olimpico più numeroso”. Se l’impresa è stata possibile, sottolinea ancora il Commissario Straordinario, “è grazie anche alla fiducia che i comitati dei Paesi del Mediterraneo hanno nutrito in noi, al mondo della politica che per un po’ ha deposto le armi, dopo cinque anni buttati via, senza fare nulla”. Pescante ha voluto specificare di aver messo a disposizione la propria esperienza al servizio di un obiettivo importante: “Mi chiamarono alle Olimpiadi  invernali di Torino 2006, ma lì l’ho fatto per spirito di servizio, qui l’ho fatto per amore della mia terra”. E a proposito, Pescante ha speso una parola di più per un conterraneo: “Un grazie speciale va a Gianni Letta, che è abruzzese come me”. Il commissario, infine, ha ricordato con orgoglio le sollecitazioni e l’apprezzamento ricevuti dal Cio, nel corso dell’ultimo incontro a Losanna, tramite il presidente Jacques Rogge e gli altri componenti del Comitato olimpico internazionale: “La compostezza mostrata dagli abruzzesi nei giorni successivi al terremoto ha sbalordito il mondo – ha rivelato Pescante – e il mondo ci osserverà attentamente in queste due settimane, tant’è che saranno a Pescara i rappresentanti di Tokio, Madrid, Rio de Janeiro e Chicago, città candidate a ospitare le prossime Olimpiadi”.
Amar Addadi, presidente del Cijm, ha sintetizzato in un breve intervento tutti i significati del traguardo raggiunto: “Sono molto felice – ha detto il dirigente algerino – nel vedere la felice conclusione di un processo iniziato nel 2003. Pescara ha prima dovuto vincere la concorrenza di altre 12 città italiane e dopo ha dovuto superare grandi difficoltà di ogni genere. La prima svolta c’è stata nel 2008 con l’arrivo di Mario Di Marco alla direzione generale, quindi l’accelerazione decisiva è stata data da Mario Pescante”. Non ha dimenticato, Addadi, il dramma degli aquilani: “A loro va il mio pensiero, soprattutto alle famiglie delle vittime del terremoto, spero che questi Giochi rappresentino anche un segnale di speranza e di vita per quelle popolazioni”. Sul piano strettamente organizzativo, il presidente del Comitato internazionale dei Giochi del Mediterraneo ha rimarcato “la bontà del lavoro svolto sugli impianti, recuperando il tempo perduto con grande spirito di sacrificio e qualità di impegno: la realizzazione del Villaggio doveva essere il passo decisivo per dare impulso a tutta l’organizzazione e così è stato”.

fonte: Giochi del Mediterraneo

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