Il marchio Salini costruzioni è tra le novità più importanti nel settore dell’ingegneria civile degli EAU. Da alcuni mesi è impegnata nella costruzione di uno svincolo autostradale nel centro direzionale di Dubai (in sostituzione dell’esistente interchange n.1), ma nel complesso il “general contractor” romano può contare negli Emirati su un portafoglio lavori di circa 3.881 milioni di euro.
Da oltre 60 anni opera a livello internazionale impiegando più di 10 mila persone nella realizzazione di grandi progetti di ingegneria civile (tra queste ferrovie, dighe, gallerie e acquedotti).
L’impegno internazionale è rafforzato dalla presenza anche in Marocco (Ricade Méditerranéenne fra El Jebha e Beni Boufrah), Nigeria (Centro culturale e Torre Millennium), Uganda (costruzione della Kampala Northern By-pass), Sierra Leone (progetto idroelettrico Bumbuna e riabilitazione stradale della Masiaka-Bo), Zimbawe (diga di Mukorsi), Etiopia (progetto idroelettrico Gilgel Gibe II e il Beles Mpp) e Libia.
“La sponsorizzazione dell’endurance, insieme alla manifestazione di AEL, è un’operazione di immagine istituzionale sia in Italia, che negli Emirati”, spiega l’Ing. Blanda area manager Salini costruzioni per Dubai. “Grazie a questa iniziativa “ponte” sarà possibile rafforzare rapporti già consolidati sul territorio”.
Salini costruzioni ha partecipato al format dell’Assisi Endurance Lifestyle nelle vesti di sponsor ufficiale sostenendo soprattutto i convegni (“Voci di Donne Arabe”) e il forum economico internazionale (sotto il patrocinio dell’Ice, della Confindustria Umbria e del Ministero del Commercio Internazionale). L’AEL è stata anche l’occasione per consolidare gli attuali rapporti con l’ambasciata italiana di Abu Dhabi (guidata da Paolo Dionisi), con cui sono al vaglio nuove opportunità di sviluppo territoriale legate al core-business della Salini (quali le infrastrutture di medie-grandi dimensioni).