"Oggi parliamo della proposta della Federazione motociclistica italiana nel settore della velocità femminile" ha esordito Alfredo Mastropasqua – direttore marketing e sponsorizzazioni di Federmoto durante la conferenza stampa organizzata in occasione delle giornate del Motodays di Roma (expo’ dedicato all’universo dei motori). "Dal 2006 al 2009 abbiamo avuto una media stabile di licenze "Velocità" (tra 56 e 64 unità). Questa cifra incrociata con il numero di partenti al femminile ci permette di avere una fotografia reale del settore in esame. Dalle 34 di quattro anni fa, a livello agonistico, si è arrivati ad appena 14 atlete. Calo legato anche a scelte regolamentari non felici, ma soprattutto all’esplosione dei costi di un settore che spesso cerca di rincorrere quello maschile…L’idea della FMI è sicuramente di ripartire, resettando un attimo le esperienze di questi ultimi anni, puntando su alcune modifiche. Prevederemo un percorso agonistico in prova unica. Dobbiamo capire come rendere sostenibile per esempio l’idea di un campionato su più prove. La crescita della base ci deve essere e deve essere costante di anno in anno. Non abbiamo problemi come FMI a impiantare un campionato femminile, ma deve esserci un contenuto agonistico importante, soprattutto sotto il profilo numerico.

Diverso, invece, è il discorso della promozione del vivaio femminile, che è la base poi per far crescere l’intero settore, a partire da quello agonistico/velocità. 

Il 19 aprile, infine, ci sarà a Magione un corso "gratuito" per testare l’eventuale opportunità di trasformarsi (per le giovani) in donne-pilota. Un evento che farà da trampolino di lancio allo sviluppo di un trofeo esordienti".