Euro 2012

Euro2012 – Italia-Spagna: serve la partita perfetta


(di Marcel Vulpis) – Non c’è più la possibilità di nascondersi. Vincenti o sconfitti. Dentro o fuori. Con il trofeo tra le mani o giù dal gradino più alto del podio. E’ la storia del calcio che lo insegna e alla fine di ogni evento internazionale (Europeo, Mondiale o Champions league) ci deve essere per forza una squadra vincente e una sconfitta. Questa sera a Kiev l’Italia può entrare nella storia. Può, vincendo, azzerare il record di imbattibilità degli spagnoli, da oltre due anni insuperabili su tutti i campi d’Europa e del Mondo.

La Spagna può contare su schemi collaudati all’infinito, ogni giocatore (a partire dalla stella Andres Iniesta) sa dove deve stare in ogni momento della partita, ma il pallone si sa non è perfetto. Un rimpallo improvviso davanti la porta di Iker Casillas e vai sotto, devi recuperare. Sì, la forza degli azzurri, che non possono vantare simili schemi, giocatori o record è quella di non aver paura di nessuno, di giocarsela fino alla fine, di non essere mai andati sotto in questo Europeo. Anche nella prima partita con la Spagna, nella fase a gironi, si sono difesi benissimo e hanno segnato per primi, costringendo gli iberici a doverci recuperare. Puo’ essere questa la chiave della partita: segnare subito e nascondere noi, questa volta, la palla ai nostri rivali (non il contrario). Non credo che sarà una finale con molte reti. Chi segnerà per primo sa già di avere il trofeo di EURO2012 tra le mani. Si tratta di sfruttare tutti i minimi errori della selezione di Del Bosque. Serve la “partita perfetta”. Ma la concentrazione c’è, il coraggio pure, le motivazioni sono a mille. L’Italia di Cesare Prandelli non ha nulla da perdere: gli spagnoli sono i più forti. Sulla carta solo la Spagna può perdere questo trofeo, quindi dobbiamo essere al posto giusto nel momento giusto per strapparglielo dalle mani. 
Unico rammarico: non avere un Pippo Inzaghi nell’area della Spagna. Un giocatore così stasera si sarebbe esaltato, ma la coppia Balotelli-Cassano può farci ancora sognare. Bisogna solo crederci e noi ci crediamo. Nel frattempo, Sporteconomy è a poche ore dalla partenza per Kiev, per seguire dal vivo una finale europea come non se ne vedevano da anni e speriamo veramente che a gioire, questa sera, in Ucraina siano i tifosi e i colori azzurri. Serve al movimento del pallone italiano (scosso dallo scandalo di Calcioscommesse) e, più in generale, al popolo degli appassionati di calcio, perchè l’unico sogno a costo zero in questo periodo di crisi è proprio il pallone. 
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Marcel Vulpis

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