Ai primi di settembre la giovane società capitolina "DEA" campeggiava con il logo tra gli sponsor istituzionali del sito dell’A.s. Roma, con tanto di cartelli pubblicitari bordocampo. Npn poteva essere altrimenti visto che aveva firmato per la partnership istituzionale, il secondo livello di sponsorship subito dietro quello della maglia di gioco (coperto da Wind).

La Dea, che prometteva noleggio panfili, jet, elicotteri e in generale servizi di trasporto di lusso, si era affiancata a partner del calibro di Aurora assicurazioni, Tim, gruppo Loda, ecc.

Per diverse settimane la sponsorship è filata liscia fino al fatidico momento del pagamento delle prime fatture, che sarebbero andate secondo quanto raccontano in ambienti vicini a Trigoria subito inevase. Logico quindi che il logo di DEA sia stata eliminata dal sito e dalle posizioni pubblicitarie.

Secondo quanto risulta a Sporteconomy la stessa Dea avrebbe cercato di nuovo fortuna sull’altra sponda del Tevere, ma in casa S.s. Lazio sono stati più accorti. Alla richiesta di maggiori garanzie bancarie i vertici della Dea sarebbero "volati" subito via. Potenza, forse, del loro business.