Editoriale – Sfida all’OK Corral tra Berlusconi e Fini…

E’ chiaro che continuando così il Paese diventa di fatto ingovernabile, perchè se il PDL, che è il più importante partito a livello nazionale, entra nel "buco nero" della faida politica, e il centro-sinistra continua a barcolare nel buio alla ricerca di una identità, non si arriverà mai a trovare un punto di equilibrio, proprio nella stagione più dura e nera della crisi dei mercati internazionali.

L’Italia è un Paese che ha bisogno, invece, di una colazione quanto mai allargata, di un un governo saldo, ma anche di una opposizione che sappia collaborare per il bene della collettività. Gli screzi di Fini con Berlusconi (o viceversa) ci lasciano basiti. Se questa è la politica allora vuol dire che non abbiamo più nulla da sperare di buono.

E’ una classe, quella parlamentare, troppo lontana dai bisogni della gente. E’ per questa ragione che, invece di sviluppare una politica industriale, economica e del lavoro, si arriva a queste sceneggiate napoletane in diretta tv. Siamo arrivati al fondo, ma il problema è che mentre si continua a cadere nel vuoto nessuno ha il coraggio di chiedere una corda per risalire. E il baratro è sempre più vicino. 

Nuovo scontro Fini-Berlusconi. L’ultimo in ordine di tempo è avvenuto ieri pomeriggio durante la direzione del PDL alla presenza dei media. Dopo una serie di "pungicate" reciproche, all’invito del Premier a tornare a più miti consigli, Fini ha risposto piccato: "Sennò che fai mi cacci". Lo strappo è ormai aperto e ricucirlo non sarà facile, anche perchè entrambi i personaggi si sono esposti troppo di fronte alle telecamere.

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Marcel Vulpis

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