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Crisi Barilla: tagli al Sud e sponsorship per Miller

Nei giorni scorsi i principali quotidiani economici italiani hanno pubblicizzato i tagli della Barilla. Nell’ottica della riorganizzazione e ristrutturazione aziendale la realtà alimentare emiliana ha annunciato di voler chiudere il pastificio di Matera e di voler replicare la stessa operazione a Termoli (in Molise). Fin qui la cronaca economica della notizia. E’ diritto di ogni azienda riorganizzarsi per sfruttare al meglio i processi industriali, ma l’annuncio della chiusura di due stabilimenti (con le scontate ricadute negative sul fronte del mercato del lavoro) dovrebbe indurre il management della casa parmense a stringere la cinta aspettando tempi migliori. Spesso però in Italia tutto ciò non avviene. Anzi quanto più si pubblicizzano operazioni di austerity sul fronte industriale tanto più con l’altra mano si operano investimenti in comunicazione alquanto singolari. E sì, perchè la stessa Barilla che si copre la testa di cenere dinanzi alle maestranze e alle categorie sindacali si è presentata in bella mostra a Soelden (tradizionale tappa d’apertura della stagione di sci alpino) con un pacco di cartelline stampa che reclamizzano, in pompa magna, la partnership triennale a sostegno di un noto sciatore (l’americano Bode Miller). Operazione siglata un anno fa con l’obiettivo di arrivare fino a Torino 2006.

Al di là delle considerazioni di tipo nazionalistico (non sarebbe stato meglio puntare su un giovane italiano?- vedi per esempio l’azzurro Giorgio Rocca – erede dell’indimenticato Alberto Tomba) non si può con la stessa mano che intende chiudere due stabilimenti pagare uno “straniero” per pubblicizzare il proprio marchio attraverso lo sci (pur riconoscendo a Miller qualità sportive e una certa notorietà sul mercato a stelle e strisce). 

In molti casi le sponsorship sportive rischiano di diventare la panacea pubblicitaria per presentarsi con una veste nuova anche in momenti in cui sarebbe meglio invece meditare sulle proprie strategie di mercato. 

05-11-2004

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Marcel Vulpis

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