La stampa scozzese riporta interessanti retroscena del nuovo contratto firmato dalla Carling per rinnovare il proprio impegno come jersey-sponsor dei due club di calcio di Glasgow, Rangers e Celtic, fino al 2010.

Secondo il Daily Record, infatti, la Carling avrebbe inserito una speciale clausola che prevede un sostanzioso bonus nel caso in cui le due società riuscissero a farsi ammettere alla Premiership inglese, elevando il proprio profilo e – conseguentemente – quello del proprio sponsor.

La partecipazione dei due club di Glasgow alla più prestigiosa Premier League è un’ipotesi suggestiva, sognata da molti supporter desiderosi di vedere le proprie squadre misurarsi con le più quotate squadre inglesi.

Ma le motivazioni di una simile azione non sarebbero, evidentemente, solo agonistiche. “Il peggior club della Premiership guadagna dieci volte quanto riusciamo a guadagnare noi dalle revenue commerciali” – ha spiegato il manager dei Rangers Glasgow Alex McLeish. Secondo il dirigente, il suo club paga a livello economico il fatto di non poter disputare un campionato di alto livello: “giochiamo in una nazione che non riesce a ottenere profitti sufficienti dalle televisioni. Questa è la debolezza della Scottish League”.

McLeish individua anche una possibile soluzione: “la televisione potrebbe imporre un deciso cambio di direzione, ritirando il proprio supporto economico se le nostre squadre non venissero ammesse”. Il manager spera dunque che le pressioni delle tv satellitari consentano ai Rangers e al Celtic di competere al più presto con Manchester, Chelsea e Liverpool su base settimanale. (adf)