Serie A - Serie B

Calcio – Esclusivo: Franza (F.c. Messina) presenta in Procura F.i.g.c. i conti del Bologna

La “lunga estate calda del calcio”, così come l’ha ribattezzata il presidente della F.i.g.c. Franco Carraro, rischia di trasformarsi in “rovente”, dopo il nuovo episodio nella lotta per la permanenza in serie A dell’F.c. Messina.

Questo pomeriggio, infatti, il presidente del club siciliano, Pietro Franza, ha presentato presso gli uffici della Procura federale di Roma un dossier di 300 pagine “in ordine alla regolarità delle iscrizioni ai campionati 2002/3, 2003/4, 2004/5 e 2005/6 della società Bologna F.c. 1909 SpA”.

La società dello Stretto dichiara di aver analizzato, tramite le banche dati ufficiali della Cerved SpA, i bilanci del club felsineo e ha ritenuto di “dover segnalare alla Procura Federale, l’esistenza di alcune particolari e sofisticate operazioni commerciali/finanziarie la cui imputazione ai bilanci sembrerebbe essere stata effettuata in modo elusivo della normativa federale vigente…” – con il risultato, si legge sempre nella nota del club messinese, “di un’artificiosa modifica di alcuni rilevanti valori contabili indispensabili per ottenere il rispetto dei parametri richiesti per le iscrizioni ai campionati”.

Il “j’accuse” di Franza si concentra soprattutto sulle “operazioni straordinarie intercorse tra la società di calcio Bologna F.c. 1909 e sue controllanti”. Secondo quanto analizzato dai consulenti del club dello Stretto in data 27 marzo 2002 la società rossoblù avrebbe ceduto alla società Bologna FC Holding SpA il diritto di sfruttamento quinquennale di alcuni dei propri contratti (diritti televisivi, radiofonici, pubblicitari, ecc.).

Con quest’ultima operazione la holding avrebbe pagato alla squadra di calcio il corrispettivo di cessione degli anzidetti diritti (euro 20 milioni), indebitandosi con un istituto di credito e garantendo il debito con l’ulteriore cessione dei medesimi diritti per la durata di un anno. Sempre secondo il dossier dell’F.c. Messina “è evidente che le operazioni sono state poste in essere presumibilmente al solo scopo di far rientrare le società di calcio nei parametri di bilancio richiesti per l’iscrizione al campionato riducendo l’effettivo esborso monetario, in quanto tale plusvalenza ha fatto ridurre sia la perdita gestionale da 40,5 mln di euro a 20,5 mln di euro, sia l’indebitamento di pari importo, per l’effetto dell’incasso del corrispettivo della cessione dei diritti suddetti”.

Franza ha posto infine l’indice anche su altre operazioni “intercompany” e alle plusvalenze intergruppo che si sarebbero verificate tra il 2003 e il 2004. A seguito di queste azioni, per i vertici dell’F.c. Messina Peloro i coefficienti patrimoniali imposti dalla Figc non sarebbero stati rispettati “facendo emergere fondati dubbi sulla regolarità dell’iscrizione della squadra bolognese ai precedenti campionati e anche a quello che è in procinto di partire (2005/6)”.

Alla luce di questo dossier sarà interessante valutare le risposte che darà in merito la Procura della Federcalcio e, soprattutto, il pool di avvocati del Bologna F.c., chiaramente chiamato in causa dall’iniziativa di questo pomeriggio dell’F.c. Messina.

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Marcel Vulpis

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