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BOGARELLI (MEDIAPRO) AVVERTE: CON LA CHISURA ANTICIPATA DELLA SERIE A OGNI SOCIETA’ PERDE IL 30% SUI DIRITTI TV

(di Sejon Veshaj) – Marco Bogarelli (nella foto in primo piano), rappresentante del colosso audiovisivo spagnolo MediaPro, in un’intervista rilasciata al Giornale.it, ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla mancata ripresa della Serie A, con le inevitabili ripercussioni economiche che le tutte le società subiranno nel caso in cui non dovessero incassare le rimanenti quote dei diritti televisivi, qualora lo stop del torneo per la pandemia Covid-19 fosse definitivo.

La prima Federazione a adottare misure drastiche è stata quella belga, con la Jupiler Pro League che attraverso un comunicato pubblicato sul sito ufficiale, ha annunciato la fine del torneo vista l’impossibilità di riprendere la stagione dopo il 30 giugno, proclamando campione il Club Brugge, in testa al campionato dopo l’ultima giornata disputata (la 29° giocata il 7 di marzo).

Sul fronte dei diritti tv in Europa sono sorti i primi scontri tra i network privati e le Federazioni. In Francia, beIN Sports e Canal +, detentrici dei diritti di trasmissione della Ligue 1 e Ligue 2, hanno annunciato di sospendere i pagamenti delle rate finali del contratto con i club dei due campionati, fino alla regolare ripresa della stagione. Entrambi i gruppi, tramite i loro dirigenti hanno motivato la decisione di interrompere i pagamenti citando cause di forza maggiore e mancanza di visibilità totale per un periodo indefinito di tempo.

Anche in Italia, la questione è altrettanto spinosa. I Presidenti dei club di Serie A si sono divisi in due fazioni, tra chi sostiene l’impossibilità di una ripresa dell’attività agonistica (su tutti Cellino del Brescia, Cairo del Torino e Ferrero della Sampdoria), e chi invece invoca con forza una ripresa del campionato (capigruppo Lotito della Lazio e De Laurentis del Napoli), utilizzando i mesi estivi ormai sgombri da altri eventi sportivi.

Come spiega Bogarelli, soprattutto in materia di diritti tv, la scelta tra un’eventuale ripresa del campionato e una sospensione definitiva, comporterebbe differenze abissali, soprattutto per le casse dei club: «Non dovesse finire in modo regolare il campionato, la trattenuta sui contratti originali potrebbe essere di circa il 30%».

La stragrande maggioranza dei club di A e B, infatti, hanno già incassato la quota o cartolarizzato il credito presso le banche. Il contratto prevede il pagamento della cifra complessiva in serie A (poco meno di 1 miliardo più i 350 milioni per i diritti esteri) attraverso 6 rate bimestrali: la rimanenza attuale quindi sarebbe all’incirca di 240 milioni di euro.

Bogarelli da un giudizio anche sulla vicenda francese, dove accusa la scelta della Federazione di cedere i diritti a un unico soggetto (beIN Sports) in un regime monopolistico: «La notizia proveniente da Parigi è la conseguenza della scelta, sbagliata dal mio punto di vista, di affidarsi a un unico soggetto per la cessione dei diritti invece di seguire la strada più volte suggerita e cioè la creazione di un canale della Lega capace di produrre le immagini del campionato e in grado di vendere a più protagonisti della tv il pacchetto valorizzandolo al massimo».

Il manager milanese, dopo essere stato per anni Presidente di Infront Italy, braccio italiano della multinazionale Infront Sports & Media, sta ora mediando la trattativa tra MediaPro e Lega, nel tentativo di interrompere il monopolio di Sky (nascosto di fatto dalla partenrship con DAZN).

La società spagnola nel 2018 aveva provato a comprarsi i diritti del calcio italiano, arrivando a promettere oltre un miliardo di euro, salvo poi ritirarsi dall’operazione. Tra promesse, pagamenti mancati e denunce incrociate, sì è vista “congelare” 64 milioni di euro di caparra trattenuti dalla Lega, ancora oggi oggetto di contenzioso legale. Ma è proprio su questi 64 milioni che Media Pro e Bogarelli premono, nel tentativo di riaprire sorprendentemente un dialogo con le società, arrivando a presentare nel 2019 una proposta alla Lega serie A per il triennio 2021-2024 ed il successivo triennio 2024-2027, garantendo 1,05 miliardi a stagione per il primo triennio e 1,100 miliardi per il secondo, con una fideiussione firmata dalla società controllore di Media Pro, la Joye Media srl.

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