Olimpiadi

Ambush – I casi italiani di ambush-marketing (2)

Nonostante l’attenzione del Cio, che monitora attraverso società specializzate tutti i soggetti pubblicitari, anche in questa edizione olimpica vi sono stati diversi casi di ambushing. In Italia, per il momento, l’oro spetta a Carpisa, che, ieri, sui principali quotidiani nazionali, ha pubblicato un soggetto adv (realizzata dall’agenzia Arké di Napoli) per ringraziare Federica Pellegrini (scelta come testimonial) della vittoria nei 200 stile libero.
Nella parte alta del layout appare un quadrato che contiene cinque tartarughe (simbolo aziendale) posizionate come gli anelli olimpici sfruttando, tra l’altro, la stessa composizione cromatica (azzurro, nero, rosso e sulla parte inferiore giallo e verde) del simbolo del Cio.
Più allusiva la pubblicità di Extè, griffe di moda, che mostra una donna in abito da sera e tacchi a spillo pronta a scattare come una sprinter, con il claim “Enjoy the start”, pubblicata nella giornata di apertura dei Giochi. In questo caso ci sono cinque braccialetti che ricordano gli anelli olimpici, ma non è rispettata la tradizionale sequenza cromatica, oltre, questi ultimi, ad essere posizionati su una semplice colonna. Chiaro, però, è il legame con il movimento guidato dal Cio. Sul podio finisce anche un soggetto stampa dei supermercati Pam-Panorama, che, senza mezzi termini, hanno utilizzato nel visual l’immagine (non autorizzata) degli anelli e le parole “Olimpiadi” e “Pechino 2008”.

fonte: ItaliaOggi

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Marcel Vulpis

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