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Al via la seconda parte della Discesa del Danubio a remi

In acqua equipaggi misti internazionali, atlete ed atleti master insieme ad atlete e atleti diversamente abili. Col fondamentale sostegno della Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale

Al via la Discesa del Danubio a remi per 600km da Passau a Budapest, attraversando 4 diversi Stati europei. E’ la seconda parte della regata con la tappa da Vienna a Bad Deutsch Altemburg. Una tappa impegnativa: il capitano della chiusa ha favorito il passaggio della flotta dentro il Doanu Canal, che passa all’interno della città ed evita il ramo principale percorso dal traffico delle grandi navi. Dispensa speciale anche per i 2 motoscafi d’appoggio poiché di regola nel Donau Canal è interdetta la navigazione a motore. Ma tappa, anche, velocissima. Meno di tre ore per percorrere circa 45 chilometri nonostante i quattro timonieri – tra cui la atleta del pararowing Daniela De Blasis – fossero alla loro prima esperienza sul Danubio, conclusasi senza errori e solo qualche incertezza, con le barche già alle 12 di questa mattina al sicuro sulla rampa della Viadonau, l’ente che si occupa del monitoraggio del Danubio.

Organizzata dal Circolo Canottieri 3 Ponti di Roma con la collaborazione del Circolo Donauhort Ruderverein di Vienna e il fondamentale contributo della Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale, la regata ha preso il via il 21 luglio da Passau, in Germania. Ma il suo traguardo è Budapest, in Ungheria. Una regata che per la prima volta, per la sua valenza sportiva e solidale, ha ottenuto dal Governo austriaco con l’emanazione del Decreto governativo GZ. 2022-0.377.660. l’ufficialità di “evento navale”. Un riconoscimento importante, che sta tra l’altro assicurando l’utilissimo appoggio anche tecnico della polizia navale alle barche in regata, e il loro diritto di precedenza sulle altre imbarcazioni.

In gara 4 barche, 4 equipaggi da 8 con timoniere, 4/6 persone di staff per ognuna delle due parti del percorso, 2 motoscafi d’appoggio, 12 giorni, circa 600 chilometri. Promotori dell’impresa Riccardo Dezi e Giulia Benigni, Presidente e Vicepresidente del Circolo Canottieri 3 Ponti, Associazione Sportiva affiliata alla FIC-Federazione Italiana Canottaggio,  ed entrambi tecnici di Canottaggio di IV livello Europeo. Un’impresa figlia del loro impegno quotidiano per l’inclusione attraverso lo sport all’interno dei circoli in cui operano, dove mettono a frutto un’esperienza specifica maturata negli anni nell’allenamento e nel coinvolgimento di atleti diversamente abili. Riccardo Dezi è infatti allenatore e responsabile del settore paralimpico del C.C. Aniene, dove allena atleti come Giacomo Perini, Ludovica Tramontin e Tommaso Schettino – di recente convocati dalla Federazione per il raduno preparatorio agli Europei –, e Daniele Stefanoni, Luca Agoletto e Lucilla Aglioti, altri atleti paralimpici molto competitivi a livello nazionale e internazionale. Sempre presenti nelle competizioni ufficiali durante tutto l’anno cui iscrivono i diversi equipaggi del CC3Ponti, per il quarto anno consecutivo Dezi e Benigni hanno dato vita, insieme ai membri dello Staff, per questa edizione Monica Magini, Catalin Blaj, Sara Arena, Antonio Schettino e Irene Lodo, alla Discesa del Danubio a remi, inclusiva ed internazionale. Divenuta nel frattempo però, una “grande” discesa. Nel 2019 infatti era stato coperto il tratto del fiume che collega Vienna a Budapest (circa 300 km), nel 2020 quello compreso tra Linz e Vienna (200 km) e nel 2021 il tratto Passau – Durnstein (circa 230 km). Questa volta i chilometri percorsi a remi all’arrivo a Budapest saranno stati 600.

La Discesa del Danubio a remi con questa tipologia di equipaggi è impegnativa e molto complessa da organizzare. A renderla possibile ancora una volta l’appoggio della  FONDAZIONE TERZO PILASTRO – INTERNAZIONALE e del suo Presidente, il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele.

La Fondazione promuove, realizza e diffonde iniziative di valore sociale, culturale, formativo ed artistico capaci di soddisfare le più diverse esigenze della collettività, consapevole che spetta al Terzo Settore fare la sua parte, e lo fa sia  direttamente che attraverso i suoi due enti strumentali Fondazione Cultura e Arte e Poema SpA.   Tra i suoi interventi sistematici prevede sempre il sostegno alle manifestazioni sportive capaci di mettere in pratica ed offrire visibilità ai valori dell’integrazione e dell’inclusione, come la Discesa del Danubio a remi. Proprio perché il canottaggio è una disciplina che si sta rivelando sempre più adatta ad integrare disabilità e pratica sportiva con risultati soddisfacenti, fino ai molti successi nelle gare paralimpiche, per le atlete e gli atleti diversamente abili, Per Giulia Benigni, “agonismo. solidarietà, spirito di squadra, sacrificio, passione sono solo alcuni dei capisaldi del Canottaggio e del Pararowing, quest’ultimo praticato da numeri crescenti di atleti con disabilità motorie, sensoriali e intellettive. E agonismo, solidarietà, spirito di squadra, sacrificio e passione è tutto ciò che i partecipanti all’impresa stanno tirando fuori insieme, remando sul Danubio”.

Giovedì 21 luglio ha preso quindi il via la regata, che si sta snodando su più tappe, la prima da Passau a Schlògen (circa 30 km). Venerdì 22 luglio la seconda tappa da Schlògen a Linz (circa 55 km) e sabato 23 luglio la terza, da Linz a Grein (circa 50 km). Domenica 24 luglio gli equipaggi sono stati impegnati nella quarta tappa da Grein a Melk (circa 45 km) e l’indomani, lunedì 25 luglio, nella quinta, da Melk a Durnstein (di circa 25 km). Da Vienna gli ulteriori 300 chilometri che separano l’impresa dal suo auspicabile successo. E così, mercoledì 27 luglio ha preso il via la seconda parte della Discesa con la tappa da Vienna a Bad Deutsch Altemburg (circa 50 km), giovedì 28 luglio quella da Bad Deutsch Altemburg a Bratislava (circa 40 km) e venerdì 29 luglio è stato percorso il tratto di circa 60 km da Bratislava a Gonyu. Sabato 30 luglio la tappa da Gonyu a Komarno di circa 30 km a remi, mentre domenica 31 luglio le barche hanno affrontato il percorso di circa 50 km da Komarno ad Esztergom.

Lunedì 1° agosto l’ultima, impegnativa, tappa di circa 65 chilometri da Esztergom a Budapest, dove si concluderà la “grande” Discesa del Danubio a remi. 

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