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Agnelli (ECA/Juventus) il “visionario” guarda al calcio che verrà

Ha parlato di “passato”, “presente”, ma soprattutto di “futuro”, Andrea Agnelli, presidente di Juventus FC e dell’ECA (l’associazione internazionale dei club di calcio europei), alla riunione del World Summit Football (WSF) svoltosi nelle ultime ore a Madrid.

“Eravamo il centro del calcio vent’anni fa, adesso il centro sono Premier League e Liga. Poi A, Ligue 1 e Bundesliga. La domanda è: dove andremo? Dobbiamo trovare una visione per i prossimi 5-10 anni e poi 20-30 anni. Il 2024 è la prima data significativa per il futuro del calcio. Fino ad allora, il calendario calcistico è già stato approvato, sappiamo già cosa accadrà a livello di tutti gli aspetti. Il calendario del calcio è fondamentale: adesso è importante allineare le competizioni e trovare anni di riposo negli anni dispari. I giocatori sono straordinari ma non macchine. Devono avere questi anni dispari come riposo. Sappiamo che le gare delle Nazionali occupano adesso tante settimane durante tutto l’anno, servirebbe concentrare gli impegni perché come club spesso i giocatori sono via durante le soste per giocare con le Nazionali e non c’è un periodo specifico per gli impegni come invece servirebbe”.

Ha parlato poi di calendario: “Dopo i club, servirebbero lì i vari Europei, Copa America, Coppa d’Africa e Mondiali, ma dopo gli impegni delle società e non durante come adesso accade”.

Sul tema della  terza Coppa a marchio UEFA.“Stiamo parlando con la UEFA per una terza coppa, per ridurre da 48 a 32 l’Europa League e poi un’altra di 32: aumenteremmo di 16 club la partecipazione di società in Europa e anche la potenzialità di vittoria. Tanti si sono chiesti il senso commerciale di questa competizione: vogliamo ascoltare anche chi vuole competere in Europa, tanti potranno crescere economicamente anche in modo diverso rispetto a quello che fanno adesso. L’Europa League guadagnerebbe di competitività, inoltre”.

 

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Redazione

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