All newsAltri eventiCalcioCalciohome pageIstituzione e AttualitàPrurito calcisticoPubblicitàPunto e a CapoSerie A - Serie BSponsorshipSport Business

adidas pronta a lasciare il Milan? In pole position Under Armour e New Balance

Riprendiamo una intervista rilasciata al portale AmalaMaglia, dedicata al mondo dello sportswear e footwear a livello internazionale. 

Adidas e AC Milan potrebbero lasciarsi a fine stagione, nel maggio 2018: la notizia è un’indiscrezione riportata dalla stampa milanese che conferma i primi malumori trapelati già la scorsa primavera e riportati da La Repubblica. Nello specifico sarebbe proprio adidas a esercitare la clausola di rescissione unilaterale e anticipata.

I motivi quali sono? I risultati deludenti delle ultime stagioni (ma non solo). Chi farà le maglie del Milan per le prossime stagioni? Ci sarebbero in lizza tre marchi.

Andiamo con ordine e iniziamo dalla rottura di un accordo ventennale. La notizia non deve sorprenderci come ci spiega Marcel Vulpis, il direttore di Sporteconomy.it.

Perché si arriverà, molto probabilmente, alla rottura del contratto tra Milan e adidas?

I budget delle multinazionali come adidas non sono infiniti, ma hanno dei paletti. I dirigenti si muovono entro un perimetro definito.

Il budget risparmiato da adidas a Milano finirà altrove?

Credo ci sia una strategia di mantenimento di contratti in essere e che sono in una fase di trattativa per il rinnovo. Come il Real Madrid.

In questo caso la situazione del Real Madrid si intreccia con quella del Milan. Il Real prende 40 milioni a stagione da adidas con un contratto firmato fino al 2020. Sulla scena è arrivato il marchio Under Armour che avrebbe proposto ai Blancos 150 milioni all’anno. Il rilancio di adidas sarebbe stato di 150 milioni a stagione fino al 2031. E le parti starebbero per chiudere.

A questo punto i circa 20 milioni risparmiati con il Milan si aggiungono ai 37 risparmiati dal Chelsea, che la scorsa stagione ha chiuso con adidas per passare a Nike. Un tesoretto da circa 57 milioni a stagione da aggiungere al budget per il rinnovo del Real Madrid. E verrebbe da pensare che l’offerta Under Armour al Real sia stata fatta in modo strategico per chiamare adidas a una contromossa e liberare dei club. Ma questo è solo fantacalcio, perché i motivi di un possibile divorzio tra Milan e adidas sono altri.

Entra in gioco il fattore Champions League, giusto?

Il Milan è fuori dalla Champions dalla stagione 2012-2013 e questo pesa in un rapporto con un colosso internazionale come adidas. L’Europa League di quest’anno non basta. Serve andare nella principale coppa del calcio europeo. Evidente che il progetto del nuovo Milan non convince il partner e i risultati ottenuti finora fanno ipotizzare ai dirigenti di adidas ancora una stagione con un piazzamento non all’altezza.

La Champions è davvero così importante per i club europei?

La Roma, per esempio e per capire meglio la situazione, ha un contratto con Nike che può essere rescisso da parte dello sponsor tecnico in caso di due stagioni consecutive senza Champions League. Questo spiega l’importanza di una presenza nella competizione.

Sul tavolo del Milan ci sarebbero tre nomi e uno di questi è in pole position. Chi?

Credo sia Under Armour, che, al momento, ha la maggiore possibilità di spesa e il Milan vuole un contratto remunerativo, non sotto i 20 milioni a stagione. Il brand americano è molto attivo e agguerrito nella lotta globale con Nike e adidas. Non può perdersi le occasioni e questa è davvero ghiotta per un debutto nella Serie A.

Gli altri nomi quali potrebbero essere?

Un altro nome sarà sicuramente New Balance per gli stessi motivi di Under Armour, ma con una minore possibilità di spesa. Dalla sua il brand ha prodotti esteticamente migliori e con una qualità pazzesca come ho potuto toccare con mano in una recente trasferta in Giappone con la rappresentativa nazionale della Serie B (la B Italia del mister Massimo Piscedda). Inoltre, potrebbe offrire al Milan un network di squadre europee con tradizione e attaccamento ai colori della maglia come Porto, Siviglia e soprattutto Liverpool.

Il terzo nome potrebbe essere Puma o un marchio outsider?

No, Puma credo resti fedele in Italia alla Figc e ai colori della Nazionale. Altri brand con le caratteristiche di Under Armour e New Balance non li vedo e quindi escludo anche un paio di marchi cinesi che ormai hanno fatto il loro tempo.

Previous post

Lavazza caffè ufficiale di Wimbledon fino al 2019

Next post

Day1 - B Italia incontra le istituzioni di Sendai City

Marcel Vulpis

Marcel Vulpis

No Comment

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *