Sport paralimpico: diritti, inclusione e sfide giuridiche in un libro di Gianfaldoni-Toscano.
Sport paralimpico: diritti, inclusione e sfide giuridiche
Il recente volume “Profili giuridici dello sport paralimpico” scritto a quattro mani da Stefano Gianfaldoni (avvocato specializzato in diritto sportivo a 360 gradi) e Gabriele Toscano, pubblicato da Giuffrè Editore (consta di 88 pagine), rappresenta un’analisi approfondita e quanto mai attuale del complesso intreccio tra il mondo dello sport e la realtà, sempre più in evoluzione, della disabilità. L’opera (al suo interno vi sono le prefazioni del ministro dello Sport Andrea Abodi e dell’attuale presidente CIP, Luca Pancalli) si concentra in particolare sui diritti fondamentali che spettano agli atleti paralimpici, evidenziando come la pratica sportiva non possa e non debba essere considerata una semplice attività ricreativa per le persone con disabilità. Al contrario, gli autori pongono l’accento sul ruolo cruciale che lo sport riveste come potente strumento di inclusione sociale, di promozione dell’autonomia individuale e di significativo miglioramento della qualità della vita.
Attraverso una meticolosa analisi comparata delle normative vigenti a livello nazionale e internazionale, il libro esplora i principi giuridici che sanciscono inequivocabilmente il diritto allo sport per tutti, senza distinzioni. In questo contesto, emerge con forza l’urgenza di garantire pari opportunità e una reale accessibilità alle attività sportive per le persone con disabilità.
Un aspetto centrale dell’indagine condotta da Gianfaldoni e Toscano è l’identificazione e l’analisi dettagliata delle numerose barriere che, ancora oggi, ostacolano la piena partecipazione degli individui con disabilità all’esperienza sportiva. Queste barriere possono essere di natura fisica, manifestandosi ad esempio nell’inadeguatezza delle infrastrutture, ma anche di natura normativa o culturale, radicandosi in pregiudizi e mancanze legislative.
Il contributo del volume non si esaurisce nella mera constatazione delle problematiche esistenti. Gli autori si spingono oltre, esplorando e proponendo possibili soluzioni giuridiche e politiche concrete, finalizzate al superamento di questi ostacoli. L’obiettivo ultimo che anima l’intera indagine è quello di contribuire in maniera significativa al consolidamento di un quadro giuridico che sia sempre più inclusivo e che sappia valorizzare appieno il potenziale dello sport paralimpico. In questa prospettiva, il libro si configura come uno strumento prezioso per riconoscere e affermare con forza il ruolo dello sport paralimpico come fondamentale veicolo di promozione dei diritti umani e della dignità intrinseca di ogni persona, indipendentemente dalle proprie abilità.
In sintesi, questa analisi offre spunti di riflessione importanti sull’impatto sociale ed economico di un settore in crescita, sulle opportunità di sviluppo legate a normative più inclusive e sulla necessità di un impegno congiunto per abbattere le barriere e garantire un accesso equo allo sport per tutti.
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