Stadi – La Praxi valuta il Ferraris di Genova 26 mln di euro
Sorpresa: lo stadio di Marassi vale dieci milioni di euro in meno rispetto alla stima fatta appena tre anni fa. Dai 36 milioni di valore attribuiti al Ferraris al momento del passaggio dal patrimonio del Comune a quello di Sportingenova (70 per cento Palazzo Tursi, 30 per cento Amiu), si è scesi ai 26 milioni attuali. Sarebbe questo, infatti, secondo indiscrezioni, il risultato della perizia commissionata dalla giunta alla società Praxi in vista della possibile (ma non più tanto certa) vendita dello stadio. Ventisei milioni di euro, dunque, sarebbe il prezzo base nell’eventuale asta per la cessione dell’impianto, autorizzata dai soci di Sportingenova il 24 ottobre scorso.
Il futuro della società che gestisce i grandi impianti sportivi comunali e del suo gioiello più prezioso, appunto il Ferraris, restano comunque altamente incerti. Ma con qualche differenza: Sportingenova è sempre in bilico tra la messa in liquidazione e il rilancio, mentre per lo stadio l’ipotesi di vendita si sarebbe fatta più sfumata a vantaggio di un’altra, rivoluzionaria opzione: la gestione diretta del Ferraris da parte di Genoa e Samp. Le società calcistiche, affittuarie dello stadio di Marassi, avrebbero aperto un piccolo spiraglio su questo fronte. I tempi potrebbero essere molto stretti. Il Comune potrebbe voler chiudere l’accordo sul cambio di gestione prima della fine di marzo per non doversi sobbarcare i costi di adeguamento del Ferraris alle norme Uefa. Investimento previsto: oltre un milione di euro per l’installazione dei seggiolini regolamentari, intervento che deve appunto essere eseguito entro marzo. Un segno del mutato atteggiamento dei due club lo si è avuto in occasione del recente rifacimento del prato: Genoa e Samp hanno contribuito per due terzi alla spesa (qui accanto ricordiamo i dettagli dell’operazione) che, in altre situazioni, sarebbe finita interamente sulle spalle del proprietario. Cioè il Comune. Non solo: a giugno scade il contratto di affitto ed è immaginabile una revisione al rialzo dei canoni, che oggi sfiorano complessivamente i due milioni di euro. Ma non è tanto la prospettiva di un aumento dell’affitto che potrebbe convincere Garrone e Preziosi a sobbarcarsi, come chiede da tempo Tursi, la gestione del vecchio Ferraris, che costa due milioni di euro all’anno solo per la manutenzione ordinaria. I due presidenti potrebbero “alleggerire” il Comune dall’impegno dello stadio in cambio di un via libera, che potrebbe risultare determinante, alla costruzione del nuovo mega-stadio di Sestri. Un progetto – lo ricordiamo – che sta particolarmente a cuore al patron blucerchiato, Riccardo Garrone, ma che potrebbe presentare un certo appeal anche per il presidente rossoblù, Enrico Preziosi. L’operazione sarebbe a costo zero per le due società: l’investimento – 250 milioni di euro – per la realizzazione accanto alla pista dell’aeroporto di un moderno stadio-astronave con relativo centro commerciale sarebbe totalmente a carico di una cordata di imprenditori privati. Genoa e Samp percepirebbero addirittura un sostanzioso compenso per assicurare, ogni domenica, la loro presenza nel nuovo polo ludico-sportivo. Il progetto, del resto, è gradito anche alla giunta. In particolare, al sindaco Marta Vincenzi che ne ha concordato con Renzo Piano l’inserimento nella prima stesura del nuovo programma urbanistico redatto dall’Urban Lab.
Ovviamente, la concessione del Ferraris a Genoa e Samp non sarebbe gratuita. I canoni sono ancora da quantificare. Per far quadrare i conti, i due club potrebbero varare un piano di sfruttamento commerciale del Ferraris, di cui avrebbero la disponibilità totale: sette giorni su sette. L’apertura di negozi per il merchandising e di locali pubblici è solo una delle varie possibilità. Ma se l’obiettivo rimanesse quello di un nuovo stadio, più moderno, capiente e funzionale, l’opzione della vendita non può essere azzerata. Entro fine mese sarà depositata ufficialmente la perizia sullo stadio. I tecnici, probabilmente, spiegheranno anche la discrepanza tra le due stime sul valore del Ferraris: dieci milioni di euro nel giro di 36 mesi sono un’enormità.
A marzo, invece, sarà pronto il piano industriale che dovrà indicare la ricetta per la sostenibilità economica-finanziaria di Sportingenova e, quindi, dei grandi impianti comunali. Un capitolo importante sarà dedicato allo stadio di Marassi: gli esperti diranno se, dal punto di vista dell’interesse pubblico, è più conveniente venderlo, affittarlo o, ipotesi improbabile, gestirlo direttamente.
fonte: Il Secolo XIX
Secondo quanto riportato dal quotidiano genovese "Il Secolo XIX", lo stadio Ferraris, abitualmente utilizzato da U.c. Sampdoria e Genoa Cfc, vale (sulla base della perizia della Praxi) ben 26 mln di euro, 10 mln di euro in meno rispetto ad una perizia datata 3 anni fa. (nella foto la presentazione delle maglie del Genoa Cfc, una delle due squadre che utilizza attualmente l’impianto ligure).
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